Scadenza imminente: richiedi il fondo strade per i piccoli Comuni entro il 15 dicembre
Scadenza imminente: richiedi il fondo strade per i piccoli Comuni entro il 15 dicembre
Roma, 14 novembre 2025 – Da oggi i piccoli Comuni italiani possono partecipare al nuovo bando del Fondo investimenti stradali, pensato per aiutare la manutenzione e la messa in sicurezza delle strade comunali nei centri con meno di 5.000 abitanti. L’avviso, pubblicato questa mattina dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, riguarda l’anno 2025 e mette sul piatto 12 milioni di euro.
Fondo investimenti stradali: ecco come funziona il bando 2025
Il bando, disponibile sul sito del Mit, permette a ogni Comune di chiedere fino a 150.000 euro per ogni intervento. Le domande si inviano solo online, sulla piattaforma dedicata (https://istanzedigitali.mit.gov.it), da oggi 14 novembre, ore 12, fino alle 12 di lunedì 15 dicembre 2025. Un mese esatto per fare domanda, con la solita corsa contro il tempo che accompagna queste procedure.
Il Fondo, ha ricordato il ministro Matteo Salvini, nasce per “dare una risposta concreta ai Comuni più piccoli, spesso penalizzati nella distribuzione delle risorse ma fondamentali per il territorio”. Salvini ha sottolineato: “La sicurezza delle strade locali è una priorità, soprattutto dove i servizi sono lontani e le infrastrutture fragili”.
I numeri del passato: cosa ha già fatto il Fondo
Negli ultimi due anni, il Fondo ha finanziato interventi in 326 Comuni per un totale di 39,5 milioni di euro. Secondo i tecnici del Ministero, i risultati sono tangibili: “Abbiamo visto miglioramenti reali sulla sicurezza dei tratti più critici”, spiega un funzionario della Direzione generale per le strade e le autostrade. I fondi sono stati usati per rifare l’asfalto, sistemare guardrail e segnaletica, ma anche per piccoli ponti o strade collinari a rischio frane.
Per esempio, nel 2024 il Comune di Castelvecchio Subequo (L’Aquila) ha messo in sicurezza la strada provinciale che collega il centro alla stazione ferroviaria. A San Giovanni Lipioni (Chieti), invece, i fondi hanno servito a consolidare un tratto di collina minacciato da smottamenti. “Senza questo sostegno – racconta il sindaco di un piccolo centro molisano – non ce l’avremmo mai fatta con le nostre risorse”.
Chi può partecipare e come si sceglie
Il bando è rivolto solo ai Comuni con meno di 5.000 abitanti, secondo i dati Istat al 1° gennaio 2024. Sono esclusi Unioni di Comuni e Città metropolitane. Tra i criteri di selezione, oltre alla coerenza tecnica degli interventi, conta la capacità di utilizzare velocemente i soldi: “Non vogliamo fondi fermi o progetti che restano sulla carta”, spiega una fonte del Ministero.
Le domande devono avere una relazione tecnica dettagliata e un programma dei lavori. La selezione avviene in ordine di arrivo, ma con un controllo rigoroso dei documenti. Se mancano requisiti o la domanda è incompleta, scatta l’esclusione automatica.
Tempi stretti e cosa aspettarsi
I Comuni scelti saranno avvisati entro fine febbraio 2026. I lavori vanno avviati entro sei mesi dall’assegnazione dei fondi. “Sappiamo che la burocrazia spesso rallenta tutto – ammette un dirigente del Mit – ma stiamo cercando di semplificare e di far rispettare i tempi”.
Il Fondo è una delle poche misure dedicate ai piccoli centri, spesso con bilanci risicati e infrastrutture vecchie. “Per noi è una vera boccata d’aria”, dice il sindaco di un Comune in provincia di Cuneo. Resta però il nodo della continuità: “Speriamo che questa attenzione non sia un episodio”, aggiunge.
Per tutte le informazioni e per scaricare il bando completo, si può consultare il sito ufficiale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
