Un secolo di Argosy: la storica libreria indie di New York celebra un traguardo imperdibile
Un secolo di Argosy: la storica libreria indie di New York celebra un traguardo imperdibile
New York, 14 novembre 2025 – Tre sorelle, Judith Lowry, Naomi Hample e Adina Cohen, con un’età complessiva di 262 anni, continuano a tenere viva la storica libreria Argosy sulla 59esima strada di Manhattan, l’ultimo baluardo della New York letteraria che resiste alla gentrificazione. In un edificio di sei piani, tra Lexington e Park Avenue, la libreria spegne quest’anno le sue prime cento candeline. Le sorelle Cohen – rispettivamente 90, 88 e 84 anni – non intendono fermarsi, portando avanti la tradizione iniziata dal padre Louis nel lontano 1925.
Argosy: cento anni di libri rari e resistenza familiare
Nata nel cuore della “Book Row” di Fourth Avenue, la libreria Argosy si è spostata negli anni Cinquanta nell’attuale palazzo, acquistato con lungimiranza da Louis Cohen. Il nome stesso – “Argosy”, che evoca antichi mercantili carichi di tesori – racconta una storia di viaggi e scoperte. Una eredità che le tre sorelle hanno fatto propria con passione. “Paghiamo per il privilegio di lavorare in libreria”, ha raccontato Judith al New York Times, sottolineando quanto il legame con questo posto sia più forte di qualsiasi offerta immobiliare.
Gentrificazione e il valore di restare indipendenti
Negli ultimi decenni, il quartiere ha perso quasi tutte le attività a gestione familiare. Argosy è rimasta in piedi mentre altre librerie storiche – Gotham, Coloseum, St. Mark’s e, per ultime, Shakespeare & Co – hanno chiuso sotto il peso di affitti sempre più alti e della concorrenza del web. Oggi l’edificio vale oltre 10 milioni di dollari, dicono gli esperti. Ma le sorelle Cohen rifiutano ogni proposta: “A noi piace stare qui”, ripete Judith. Una scelta che i clienti vedono come un atto di resistenza culturale in una Manhattan sempre più uguale a se stessa.
Clienti celebri e una storia legata alla città
Nel tempo, tra gli scaffali di Argosy sono passati nomi famosi: la principessa Grace, Oriana Fallaci, Kirk Douglas, Mick Jagger. Woody Allen ha girato qui alcune scene di “The Front” nel 1976. Franklin Delano Roosevelt comprava dal catalogo; Jacqueline Kennedy si rivolgeva alla libreria per arricchire la biblioteca della Casa Bianca. Bill Clinton conosce le sorelle per nome da quando Argosy ha restaurato i suoi libri danneggiati da un’alluvione nella sua casa di Chappaqua. Dettagli che raccontano una storia intrecciata con quella della città.
Tra prime edizioni e autografi, un lavoro di ogni giorno
Oggi come allora, le tre sorelle si dividono i compiti: Judith cura la sezione delle prime edizioni al quinto piano; Naomi ha creato negli anni Ottanta lo spazio dedicato agli autografi; Adina segue i libri rari. Al piano terra, invece, ci sono proposte per tutti. “Abbiamo sempre voluto che una libreria fosse aperta a chiunque”, ha confidato Naomi a un cliente abituale. Ma la vera anima del negozio resta quella dell’antiquariato: volumi rari, stampe d’epoca, manifesti che raccontano un’altra Manhattan.
Una tradizione di famiglia che guarda avanti
Dopo la morte di Louis Cohen nel 1991, le sorelle hanno preso in mano le redini senza esitazioni. Intorno al 2000 è entrato in società anche Ben Lowry, figlio di Judith, garantendo così il passaggio generazionale. La madre Ruth ha lavorato in libreria fino a 96 anni, andando in pensione nel 2007 e scomparendo due anni dopo. “Non abbiamo mai pensato di mollare”, ha confessato Adina durante una pausa tra gli scaffali. E così Argosy va avanti, un posto dove il tempo sembra scorrere più lento e ogni libro custodisce una storia – proprio come le sorelle Cohen.
