Wall Street in caduta libera: il Dow Jones perde l’1,04% e il Nasdaq l’1,62%
Wall Street in caduta libera: il Dow Jones perde l'1,04% e il Nasdaq l'1,62%
New York, 14 novembre 2025 – Wall Street ha preso il via oggi con un avvio in deciso ribasso, segnando una mattinata complicata per chi opera sui mercati. All’apertura, le 15.30 ora italiana, il Dow Jones ha subito perso l’1,04%, scendendo a 46.963,86 punti. Peggio ha fatto il Nasdaq, che raccoglie i principali titoli tecnologici, con un calo dell’1,62% a 22.492,70 punti. Anche lo S&P 500, l’indice delle 500 società più importanti degli Stati Uniti, ha lasciato sul campo l’1,12%, fermandosi a 6.661,85 punti.
Inflazione e tassi: cosa ha fatto scattare l’allarme
Gli esperti di Morgan Stanley spiegano che dietro questa giornata negativa ci sono diversi motivi. In cima alla lista, i dati sull’inflazione diffusi ieri dal Dipartimento del Lavoro: il tasso annuo ha segnato il 3,4%, un po’ più alto delle previsioni. “Gli investitori temono che la Federal Reserve tenga i tassi d’interesse alti più a lungo del previsto”, ha detto Mark Evans, strategist a New York. L’idea di una politica monetaria più rigida pesa sulle decisioni, soprattutto nei settori più sensibili come la tecnologia.
Titoli in difficoltà e reazioni a catena
A soffrire di più sono stati i grandi nomi della tecnologia. Apple e Microsoft hanno aperto con cali superiori al 2%, mentre Tesla ha perso quasi il 3% nei primi scambi. “Il settore tech è il più esposto in questa fase”, ha spiegato Sarah Lin di JP Morgan, “perché deve fare i conti sia con l’incertezza sui tassi sia con le tensioni geopolitiche che ancora complicano le catene di approvvigionamento”. Anche altri settori, come quello finanziario e industriale, hanno mostrato segni di debolezza, ma con cali più contenuti.
Il quadro internazionale pesa sui mercati
Non è solo l’economia interna a influenzare il clima di oggi. A preoccupare sono anche le tensioni tra Stati Uniti e Cina sul fronte commerciale e le incognite legate ai conflitti in Medio Oriente. Tutto questo ha raffreddato l’ottimismo degli investitori. “Ora regna la prudenza”, ha ammesso un trader di Wall Street poco dopo l’apertura. Il nervosismo resta alto in vista del prossimo incontro della Fed, previsto per il 10 dicembre, dove si attendono indicazioni più precise sulla strada che prenderà la politica monetaria.
L’effetto Wall Street si sente anche a Milano
Anche a Piazza Affari si sono fatte sentire le ripercussioni del calo americano. Il FTSE MIB ha aperto con un -0,7%, con vendite concentrate soprattutto su banche e titoli tecnologici. “Quando Wall Street starnutisce, l’Europa prende il raffreddore”, ha scherzato un gestore milanese contattato poco dopo le 16. “Gli investitori italiani seguono sempre da vicino quello che succede a New York: oggi la parola d’ordine è prudenza”.
Cosa aspettarsi nelle prossime ore
Gli operatori prevedono che la volatilità possa durare ancora. Tutti gli occhi restano puntati sui prossimi dati economici americani e sulle parole dei membri della Federal Reserve. “Il mercato sta cercando nuove certezze”, ha confidato un analista di Goldman Sachs. Solo allora si capirà se il calo di oggi è una semplice battuta d’arresto o il segnale di un periodo più difficile per i mercati globali.
In attesa di sviluppi, la giornata si presenta lunga per chi lavora tra i grattacieli di Manhattan. Ma a Wall Street, come spesso succede, tutto può cambiare in poche ore.
