Bergolo trionfa al Cresco Award come il microcomune più green d’Italia
Bergolo trionfa al Cresco Award come il microcomune più green d'Italia
Bergolo (Cuneo), 15 novembre 2025 – Nel piccolo borgo di appena 52 abitanti, adagiato a 650 metri di quota nell’Alta Langa piemontese, il sindaco Mario Marone racconta una storia di rinascita. Negli ultimi anni, questo paese è diventato un modello concreto di sostenibilità e inclusione sociale. Bergolo, minuscolo comune della provincia di Cuneo, ha conquistato il premio al Cresco Award 2025 – Comuni sostenibili e Agenda 2030 grazie alla sua capacità di reinventarsi, puntando su progetti agricoli e sull’accoglienza di giovani europei.
Erasmus+ porta in paese fino a 600 giovani ogni anno
Ogni anno a Bergolo arrivano fino a 600 ragazzi grazie ai programmi Erasmus+ dell’Unione Europea. Non sono solo giovani europei, ma anche ragazzi provenienti dal Maghreb. Qui non si limitano a fare volontariato: partecipano a progetti di educazione ambientale, lavorano nei campi, imparano tecniche di coltivazione sostenibile e aiutano a recuperare terreni abbandonati. “Abbiamo ridato vita a terreni dimenticati e avviato coltivazioni senza pesticidi”, spiega Marone, che sottolinea come la collaborazione con le associazioni che gestiscono Erasmus+ sia stata fondamentale.
Un orto didattico che unisce giovani e residenti
Tra le iniziative più visibili c’è un orto didattico che coinvolge sia i giovani ospiti sia gli abitanti del borgo. I nuovi terreni comunali sono stati messi a disposizione per la coltivazione biologica, creando così nuove opportunità di lavoro per chi decide di restare o trasferirsi in montagna. “Il nostro sogno è arrivare a 100 abitanti”, confida il sindaco, con l’obiettivo di fermare lo spopolamento che da decenni svuota i piccoli centri dell’entroterra piemontese.
Sostenibilità e inclusione: la ricetta contro lo spopolamento
Il modello di Bergolo si basa su un’idea semplice ma forte: valorizzare l’ambiente e il contatto con la natura. Non si tratta solo di agricoltura, ma anche di apicoltura e di percorsi di educazione ecologica rivolti ai più giovani. “I piccoli Comuni possono diventare grandi laboratori per il futuro”, dice Marone, convinto che le dimensioni ridotte del paese siano un punto a favore per provare nuove idee. Gli scambi con i giovani europei hanno portato nuova energia e idee fresche, una vitalità che fino a pochi anni fa sembrava impensabile tra le case in pietra del borgo.
Un premio che spinge a fare ancora di più
Il riconoscimento al Cresco Award 2025 non è solo un trofeo da mettere in bacheca. Per Marone è “un incentivo a continuare su questa strada”, coinvolgendo sempre più realtà locali e rafforzando i legami con altre comunità montane. Il premio, legato all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, mette in luce l’importanza di modelli replicabili per lo sviluppo sostenibile delle aree interne.
Tra natura e giovani: il futuro di Bergolo
A Bergolo le giornate scorrono tra lavori nei campi, laboratori didattici e incontri interculturali. I ragazzi arrivano in primavera e restano fino all’autunno; alcuni decidono di fermarsi più a lungo, magari per avviare una piccola impresa agricola o semplicemente per vivere lontano dal caos della città. “Non è facile convincere i giovani a restare”, ammette il sindaco, “ma quando vedono cosa si può costruire insieme, molti cambiano idea”.
Bergolo, un laboratorio sociale nell’Alta Langa
Oggi il borgo piemontese è un vero laboratorio sociale: qui si sperimentano nuove forme di convivenza e si costruiscono legami tra generazioni e culture diverse. Le case in pietra, le strade silenziose e i campi coltivati raccontano una storia diversa da quella dello spopolamento. Una storia fatta di scelte quotidiane, piccoli passi e una comunità che ha deciso di non arrendersi. E proprio da questo paese minuscolo ma determinato arriva un messaggio chiaro: anche nei luoghi più isolati si può pensare — e costruire — un futuro diverso.
