Stop alle chiamate selvagge: da mercoledì entra in vigore la nuova normativa sul telemarketing
Stop alle chiamate selvagge: da mercoledì entra in vigore la nuova normativa sul telemarketing
Roma, 15 novembre 2025 – Da mercoledì 19 novembre parte in tutta Italia un giro di vite contro il telemarketing selvaggio. Stop alle chiamate commerciali che usano finti numeri mobili italiani. A lanciare la misura è l’Agcom, ricordata oggi dal Codacons, con l’obiettivo di mettere un freno alle telefonate moleste che ormai fanno impazzire milioni di persone. Ma attenzione: come segnala l’associazione dei consumatori, “le chiamate diminuiranno, ma non spariranno del tutto”.
Stop ai numeri mobili falsi: cosa cambia davvero
Il sistema scatta dalle prime ore di mercoledì. In pratica, tutte le chiamate dall’estero che si presentano con un numero mobile italiano saranno controllate subito. Un controllo incrociato, dicono dall’Agcom, che verifica se il numero esiste davvero, a chi è intestato e dove si trova. Solo se la chiamata è legittima – per esempio un italiano in roaming – passerà. Altrimenti, il telefono non squillerà.
Il meccanismo si basa sul database nazionale della portabilità. Così si capisce a quale operatore appartiene il numero e dove si trova. “È un passo avanti importante nella lotta alle truffe telefoniche e allo spoofing”, spiega un dirigente dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. Già lo scorso 19 agosto c’era stato un primo blocco per i numeri fissi italiani, ora si punta ai mobili.
Non solo numeri mobili: nuove regole per tutti
La delibera dell’Agcom del 6 novembre amplia il raggio d’azione. Il blocco vale anche per i numeri speciali usati da servizi mobili e dalla comunicazione tra dispositivi, come quelli satellitari o quelli usati in domotica e Internet of Things. Un settore in crescita, insomma.
C’è poi la questione degli operatori esteri che ancora non si sono messi in regola con le nuove regole tecniche. Finché non lo faranno, tutte le chiamate dall’estero verso l’Italia saranno bloccate. “Chi non si adegua rischia di perdere il servizio di roaming internazionale”, avverte un portavoce dell’Agcom.
Telemarketing in Italia: i numeri dietro la crociata
Il telemarketing in Italia vale circa 3 miliardi di euro all’anno, con oltre 2.000 call center e quasi 80.000 lavoratori. Numeri che mostrano quanto il settore sia ancora importante per molte aziende, anche se è sempre più sotto pressione per le proteste dei consumatori e le nuove norme europee sulla privacy.
Secondo il Codacons, negli ultimi dodici mesi sono aumentate le segnalazioni di chiamate moleste, spesso da numeri che sembrano italiani ma in realtà partono da call center all’estero. “La nuova norma è una risposta concreta alle richieste degli utenti”, dice l’associazione, ma avverte: “Alcuni operatori potrebbero trovare nuovi modi per aggirare i blocchi”.
Consumatori divisi tra speranza e prudenza
Negli ultimi giorni sui social e nei forum dedicati alla privacy, molti utenti hanno accolto con entusiasmo la stretta sulle chiamate indesiderate. “Finalmente qualcosa si muove”, racconta Marco, 42 anni, impiegato romano che riceve almeno cinque telefonate promozionali al giorno. Ma non tutti sono ottimisti: “Temo che troveranno altri modi per contattarci”, commenta Chiara, insegnante di Milano.
Il Codacons invita a non abbassare la guardia. “Il telemarketing è un settore molto dinamico – spiega il presidente Carlo Rienzi – bisogna continuare a segnalare le chiamate sospette e iscriversi al Registro pubblico delle opposizioni”.
Solo nei prossimi mesi capiremo se la misura funziona davvero. Intanto, da mercoledì 19 novembre, chi riceverà meno squilli molesti potrà ringraziare – almeno in parte – la nuova tecnologia e i controlli messi in campo dalle autorità.
