Home » Salvini propone un decreto trimestrale per l’Ucraina: realtà o fantasia?

Salvini propone un decreto trimestrale per l’Ucraina: realtà o fantasia?

Salvini propone un decreto trimestrale per l'Ucraina: realtà o fantasia?

Salvini propone un decreto trimestrale per l'Ucraina: realtà o fantasia?

Padova, 16 novembre 2025 – “Non commento le fantasie di qualche giornale, parlo dei fatti”. Così ieri pomeriggio Matteo Salvini, vicepremier, ha risposto ai giornalisti durante un incontro elettorale a San Siro di Bagnoli di Sopra, smentendo le indiscrezioni su un possibile decreto legge trimestrale per il supporto militare all’Ucraina. L’evento si è tenuto in una ex base militare, che tra il 2015 e il 2018 era un centro di prima accoglienza per migranti e ora è in fase di ristrutturazione grazie ai fondi del PNRR.

Salvini: “Chiarezza sull’uso dei fondi, non facciamo voli pindarici”

Il tema del sostegno italiano all’Ucraina resta caldo. Pressato dai cronisti, Salvini ha ribadito la linea del governo: “Abbiamo sempre aiutato l’Ucraina con ogni tipo di intervento, sociale, economico e militare. Punto”. Ma ha aggiunto subito: “Serve capire dove vanno a finire i soldi degli italiani”, riferendosi alle notizie che arrivano da Kiev e dall’estero.

Il vicepremier ha citato le recenti rivelazioni – dimissioni di ministri ucraini, presunti acquisti di ville di lusso, scandali legati a feste e conti bancari fuori dal Paese – come motivo di una riflessione più seria. “I soldi europei devono servire a proteggere donne e bambini”, ha detto, “non a riempire i conti correnti degli amici di Zelensky. Vogliamo solo trasparenza”.

Tra aiuti militari e richieste di trasparenza

Le parole di Salvini arrivano in un momento delicato per i rapporti tra Italia e Ucraina. Da tempo il governo italiano partecipa agli sforzi europei per inviare aiuti militari e umanitari a Kiev. Ma le voci su un decreto legge che stabilisca aiuti regolari ogni tre mesi hanno sollevato dubbi sia in maggioranza sia all’opposizione.

Dalla Difesa filtra prudenza: “Non c’è ancora nessun testo pronto”, dice un funzionario, lasciando capire che la questione è ancora in fase di discussione. Nel frattempo, anche in altri Paesi europei si moltiplicano le richieste di chiarezza sull’effettivo utilizzo dei fondi e sulla destinazione delle risorse.

San Siro di Bagnoli di Sopra, tra PNRR e aspettative locali

L’incontro si è svolto in una ex base militare che oggi si sta trasformando grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Per molti abitanti della zona, questo luogo è diventato un simbolo di come si possono rifare gli spazi pubblici. Alcuni cittadini hanno seguito con interesse le parole di Salvini, soprattutto quando ha parlato di gestione dei fondi pubblici.

“Chiedere trasparenza è giusto”, ha detto un residente, “ma non possiamo dimenticare chi ha bisogno di aiuto”. Un equilibrio difficile, soprattutto con le casse dello Stato sotto pressione e ogni spesa sotto la lente dell’opinione pubblica.

Cosa ci aspetta: la partita degli aiuti all’Ucraina

Nei prossimi giorni il governo dovrebbe fare nuovi chiarimenti sugli aiuti all’Ucraina. Per ora prevale la prudenza. Salvini ha detto che ogni decisione sarà presa “per il bene degli italiani”, senza escludere altre misure, ma con la richiesta di maggiori garanzie sull’uso dei soldi.

Intanto, a Kiev continuano i cambi ai vertici ministeriali e le inchieste su presunte irregolarità nella gestione dei fondi internazionali. Una situazione che alimenta il dibattito anche in Italia, dove la domanda di trasparenza si intreccia con l’impegno preso in Europa.

La partita è ancora aperta. Solo nelle prossime settimane si vedrà se il governo sceglierà di pianificare gli aiuti con regolarità o se prevarrà la prudenza, in attesa di risposte da parte delle autorità ucraine.