Home » Schlein: il condono che penalizza chi rispetta le regole

Schlein: il condono che penalizza chi rispetta le regole

Schlein: il condono che penalizza chi rispetta le regole

Schlein: il condono che penalizza chi rispetta le regole

Roma, 16 novembre 2025 – Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, ha attaccato senza mezzi termini il nuovo condono edilizio varato dal governo, intervenendo ieri sera a “In altre parole” su La7. Per Schlein, questa è “l’ennesima sanatoria”, un brutto segnale per chi rispetta le regole e un regalo per chi invece le infrange. «Strizzano l’occhio a chi fa il furbo e danno un colpo basso a chi si comporta bene», ha detto la leader dem, visibilmente irritata.

Condono edilizio, la polemica si infiamma

Il tema del condono è tornato sotto i riflettori dopo che il Consiglio dei Ministri ha inserito la misura nel decreto legge collegato alla manovra di bilancio. La proposta riguarda la sanatoria di alcuni abusi edilizi commessi prima del 2023. L’obiettivo, secondo il governo, è “snellire le pratiche e mettere ordine nelle situazioni aperte”. Ma la mossa ha subito scatenato le critiche di opposizioni e associazioni di categoria.

Durante l’intervento su La7, Schlein ha rimarcato come «si continui a premiare chi non rispetta le regole», lasciando indietro le famiglie che invece hanno sempre fatto tutto alla luce del sole. «Perché non pensare a un piano casa o a un fondo per chi è in difficoltà?», ha chiesto la segretaria Pd, rilanciando la necessità di un intervento serio a favore dell’edilizia popolare e delle giovani coppie.

Maggioranza e opposizione: scontro senza sosta

La maggioranza ha risposto subito. Stamattina, il sottosegretario all’Economia Federico Freni ha difeso il condono, spiegando che non è un “via libera agli abusi”, ma una soluzione per “sbloccare situazioni incancrenite da tempo”. «Non si premiano i furbi», ha detto Freni, «ma si mette ordine in una giungla di norme che spesso penalizza anche chi ha agito in buona fede».

Le opposizioni, però, non mollano. Giuseppe Provenzano, responsabile enti locali del Pd, ha definito la misura “una scorciatoia pericolosa”. Angelo Bonelli di Alleanza Verdi-Sinistra l’ha invece bollata come “un regalo agli abusivi”. Anche Legambiente e altre associazioni ambientaliste hanno espresso forti preoccupazioni per l’impatto sulla tutela del territorio e del paesaggio.

Regole, abusi e il rischio di un nuovo caos

Il dibattito sul condono edilizio tocca un nodo più profondo: il rispetto delle regole e la percezione di giustizia tra i cittadini. Schlein è chiara: «Ogni volta che si fa un condono si manda un messaggio sbagliato: chi sbaglia viene premiato, chi si comporta bene viene dimenticato». Un ragionamento che molti sindaci condividono, alle prese con migliaia di pratiche arretrate e pressioni crescenti da parte della cittadinanza.

Secondo i dati Anci, in Italia ci sono oltre 4 milioni di immobili con irregolarità edilizie. Un numero enorme che mostra quanto sia difficile trovare soluzioni condivise. Il governo sostiene che la sanatoria potrebbe portare nelle casse dello Stato circa 1 miliardo di euro in tre anni, ma gli esperti avvertono: il vero rischio è spingere a nuovi abusi in futuro.

Alternative sul tavolo, il futuro del dibattito

Nel corso della trasmissione, Schlein ha rilanciato l’idea di un piano casa e di un fondo per le famiglie in difficoltà. «Servono politiche serie, non scorciatoie», ha ribadito la segretaria Pd. Per lei, è meglio puntare su edilizia popolare e sostegno all’affitto piuttosto che su sanatorie che si ripetono nel tempo.

Il confronto è tutt’altro che chiuso. Nei prossimi giorni il decreto arriverà in Parlamento, dove si prevedono emendamenti e nuovi scontri. Intanto, da Milano a Palermo, amministratori e cittadini aspettano chiarimenti su come verrà applicata la norma. E resta la domanda di fondo: come si fa a mettere a posto il passato senza mettere in crisi le regole e il territorio?