Bronzi di San Casciano: un tesoro italiano pronto a conquistare gli Stati Uniti
Bronzi di San Casciano: un tesoro italiano pronto a conquistare gli Stati Uniti
San Francisco, 17 novembre 2025 – I bronzi di San Casciano dei Bagni, dopo aver incantato Berlino e fatto tappa ad Aquileia tra dicembre e marzo, si preparano a sbarcare negli Stati Uniti. Dal 2 maggio 2026 saranno tra i protagonisti di “The Etruscans: From the Heart of Ancient Italy”, una grande mostra che porterà circa 200 opere da 30 musei internazionali al Legion of Honor di San Francisco, prima di spostarsi al San Antonio Museum of Art in Texas. Un viaggio pensato per cambiare il modo in cui la civiltà etrusca viene vista oltreoceano.
Un’eredità antica che arriva in America
A curare la mostra è Renée Dreyfus, responsabile della sezione antica dei Fine Arts Museums di San Francisco. Saranno esposti alcuni dei più importanti reperti etruschi mai arrivati negli Stati Uniti. Tra questi, spicca il corredo della tomba Regolini-Galassi di Cerveteri, prestato dal Museo Gregoriano Etrusco: una delle sepolture più ricche del mondo etrusco, al centro di una sezione dedicata al ruolo delle donne nella società antica. “Gli Etruschi ci hanno lasciato un’eredità di straordinaria oreficeria e bronzistica, con oggetti di bellezza senza paragoni”, ha detto Thomas P. Campbell, direttore dei Fine Arts Museums.
Non solo bronzi: per la prima volta negli Stati Uniti sarà esposto anche il Libro di Lino di Zagabria, il testo etrusco più lungo che si conosca. Si tratta di un calendario del III secolo a.C., con rituali e sacrifici legati ai diversi giorni dell’anno. Un prestito che, spiega Dreyfus, “offrirà al pubblico americano uno sguardo nuovo su una cultura ancora poco conosciuta o del tutto sconosciuta”.
I bronzi di San Casciano: il tesoro dell’archeologia italiana
Il cuore della mostra saranno però i bronzi di San Casciano dei Bagni, considerati dagli esperti la scoperta archeologica più importante degli ultimi anni in Italia. Questi reperti, provenienti dall’antico santuario termale toscano, hanno lasciato l’Italia una sola volta – per la recente mostra allo Staatliche Museen di Berlino – e ora si preparano a varcare l’Atlantico. “Avere anche solo un pezzo da San Casciano è un colpo incredibile per questo museo”, ha confessato la curatrice Dreyfus.
Tra i pezzi più attesi c’è anche una coppa da libagione di Palestrina, decorata con 250.000 granuli d’oro e concessa in prestito dal Victoria and Albert Museum di Londra. Ma la selezione non si ferma ai capolavori più famosi: “Vogliamo far scoprire anche oggetti poco noti, persino agli esperti”, ha spiegato Dreyfus, che ha lavorato a stretto contatto con l’etruscologo Richard Daniel De Puma, professore emerito all’Università dell’Iowa.
Scrittura, rituali e vita quotidiana: un viaggio nella cultura etrusca
La mostra proporrà anche un percorso sulla scrittura etrusca: ci saranno reperti con iscrizioni, vasi decorati con l’alfabeto etrusco e un coperchio d’urna funeraria che mostra un uomo reclinato con in mano un fegato, usato per la divinazione. Un dettaglio che racconta la complessità religiosa e sociale di questa civiltà.
I Fine Arts Museums di San Francisco – che comprendono il de Young e il Legion of Honor – custodiscono da sempre collezioni di arte antica proveniente da Egitto, Vicino Oriente, Grecia, Egeo, Etruria e Roma. Eppure, solo dieci dei circa 200 pezzi in mostra provengono dalle raccolte permanenti dei musei californiani: il resto arriva da istituzioni europee e italiane.
Gli Etruschi tornano protagonisti negli Stati Uniti
Negli Stati Uniti l’ultima grande mostra dedicata agli Etruschi risale al 2009, quando il Meadows Museum di Dallas organizzò “New Light on the Etruscans”, concentrata sugli scavi di Poggio Colla nel Mugello. Da allora, quasi niente si è visto su questa civiltà oltreoceano. Ora, con “The Etruscans: From the Heart of Ancient Italy”, l’obiettivo è riportare in primo piano una cultura che ha ancora tanto da raccontare, come sottolinea la curatrice.
L’appuntamento è per il 2 maggio 2026 a San Francisco. Poi, dopo qualche mese, la mostra partirà per il Texas. Un’occasione preziosa per avvicinare il pubblico americano a una pagina fondamentale della storia italiana – e non solo – attraverso i suoi tesori archeologici più preziosi.
