Crescita della domanda di assicurazione sanitaria integrativa: il punto di vista di Aragno (Eikon)
Crescita della domanda di assicurazione sanitaria integrativa: il punto di vista di Aragno (Eikon)
Roma, 18 novembre 2025 – I lavoratori italiani chiedono alle aziende più supporto per la salute, con una domanda in crescita di assicurazioni sanitarie integrative e strumenti di welfare che garantiscano stabilità e continuità nelle cure. È quanto emerge dalla ricerca “Salute, benessere e sostenibilità”, presentata oggi da Eikon Strategic Consulting Italia durante la Social Sustainability Week, ospitata a Palazzo dell’Informazione nel centro di Roma.
Assicurazioni sanitarie integrative: la priorità dei lavoratori
Secondo i dati raccolti da Eikon, la richiesta di assicurazioni sanitarie integrative è tra i benefit aziendali più richiesti. “I lavoratori vogliono stabilità, continuità e certezza nelle cure. In sostanza, cercano supporto”, ha detto Paola Aragno, vicepresidente di Eikon Strategic Consulting Italia, parlando davanti a manager, sindacalisti e policy maker. Il tema non è nuovo, ma la pressione è aumentata negli ultimi anni, soprattutto dopo la pandemia e le difficoltà del sistema sanitario pubblico.
Welfare aziendale e sostenibilità: il ruolo delle imprese
Aragno ha spiegato che non si tratta di un conflitto tra pubblico e privato. “Non è una contrapposizione, ma un discorso sulla sostenibilità complessiva della tutela della salute”, ha detto, sottolineando come le aziende possano avere un ruolo centrale nel costruire un welfare a più livelli. Il servizio sanitario nazionale resta universale, ma viene affiancato dalle imprese, che diventano parte della rete di protezione sociale.
In sostanza, si punta a una collaborazione virtuosa: le aziende che investono nella salute e nel benessere dei dipendenti rispondono a una richiesta concreta e aiutano a rafforzare il tessuto sociale. “Le imprese possono fare la differenza”, ha ribadito Aragno, ricordando che la sostenibilità sociale passa anche dalla capacità di offrire servizi in più, che completano quelli pubblici.
Le richieste dei lavoratori: stabilità e certezza nelle cure
Dai dati emersi all’evento si capisce che la domanda di welfare sanitario non riguarda solo il rimborso delle spese mediche, ma anche la necessità di avere percorsi chiari e continui. “Non basta avere una polizza – ha detto un delegato sindacale – serve sapere che in caso di bisogno c’è una rete pronta ad intervenire”. È un’esigenza che si riflette nelle scelte delle aziende più attente al benessere dei dipendenti, molte delle quali hanno già introdotto assicurazioni integrative o programmi di prevenzione.
Non mancano però i problemi. Alcune testimonianze raccolte a margine dell’incontro segnalano che le coperture offerte dalle polizze aziendali non sempre garantiscono tempi rapidi per visite specialistiche o esami. “C’è ancora molto da fare”, ha ammesso un responsabile delle risorse umane di una grande azienda manifatturiera.
Il contesto: tra crisi del sistema pubblico e nuove sfide
La discussione arriva in un momento difficile per il servizio sanitario nazionale, alle prese con liste d’attesa lunghe e risorse scarse. Secondo i dati del Ministero della Salute, nel 2024 oltre il 35% degli italiani ha dovuto aspettare più di due mesi per una visita specialistica nel pubblico. In questo quadro, il welfare aziendale diventa per molti una risposta concreta ai problemi di tutti i giorni.
Tuttavia, diversi esperti mettono in guardia dal rischio di creare disuguaglianze tra chi può contare su benefit aziendali e chi ne resta fuori. “Serve un equilibrio”, ha spiegato Aragno, “perché il diritto alla salute resti davvero per tutti”.
Verso un welfare condiviso e sostenibile
L’evento romano ha dato il via alla Social Sustainability Week, che fino al 22 novembre vedrà istituzioni, imprese e terzo settore confrontarsi sui temi della sostenibilità sociale. Il messaggio è chiaro: il welfare aziendale può integrare quello pubblico, ma servono regole precise e un impegno comune per evitare nuove disparità.
Solo così – hanno concordato i relatori – si potrà costruire una vera rete di protezione, capace di rispondere ai bisogni dei lavoratori e delle loro famiglie. Un percorso aperto, che richiede scelte concrete e responsabilità condivise.
