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Fico in corsa: un test cruciale per la politica italiana

Fico in corsa: un test cruciale per la politica italiana

Fico in corsa: un test cruciale per la politica italiana

Napoli, 18 novembre 2025 – Se Roberto Fico dovesse spuntarla alle prossime elezioni regionali in Campania, sarebbe una “vittoria di grande peso per la Campania” e, allo stesso tempo, “un segnale politico importante a livello nazionale”. Lo ha detto ieri pomeriggio Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, mentre parlava con i giornalisti a Casalnuovo, nell’hinterland napoletano, poco dopo le 17.

Conte: “Ogni elezione regionale segue una sua strada”

Di fronte a una piccola folla davanti al municipio, Conte ha voluto mettere in chiaro cosa significherebbe un successo di Fico, ex presidente della Camera e candidato di punta della coalizione progressista. “Ogni elezione regionale ha una sua logica”, ha detto, mettendo in guardia dal voler leggere troppo in fretta un voto locale come un messaggio per Roma. “Non si può pensare che ogni volta da un voto regionale si debba trarre una lezione per il Governo nazionale, sarebbe un errore”, ha aggiunto, con tono deciso ma senza alzare la voce.

Il “campo largo” e il messaggio per Roma

Eppure, il tema del cosiddetto campo largo – l’alleanza tra M5S, Partito Democratico e altre forze progressiste – resta al centro del dibattito politico. I cronisti hanno incalzato Conte proprio su questo punto: una vittoria di Fico potrebbe dare forza a questa strategia anche in vista delle prossime politiche? “Sarebbe un segnale”, ha ammesso l’ex premier, lasciando intendere che un successo in Campania potrebbe avere eco anche fuori regione. Ma ha subito chiarito: “Meloni va battuta in una sfida nazionale libera e democratica, e va mandata a casa quando sarà il momento”. Niente scorciatoie, insomma. Solo allora, ha detto Conte, si potrà parlare davvero di un cambio di passo a livello nazionale.

La battaglia in Campania e le reazioni sul territorio

Intanto, la campagna elettorale in Campania si fa sempre più accesa. Fico, sostenuto da M5S e PD, si trova di fronte una coalizione di centrodestra guidata da volti noti della politica locale. Tra i sostenitori in piazza si respira una certa attesa: “Qui la gente vuole vedere fatti, non solo parole”, ha raccontato un attivista del Movimento poco prima che arrivasse Conte. L’ex presidente del Consiglio si è fermato a parlare con alcuni cittadini, ascoltando le loro preoccupazioni su lavoro e trasporti, temi che restano caldi nella regione.

Il peso politico delle regionali

Nonostante le cautele di Conte, il voto in Campania è seguito con attenzione anche a Roma. Nei corridoi di Montecitorio si discute già delle possibili ripercussioni: un successo del campo largo potrebbe rilanciare l’alleanza progressista in altre regioni e rafforzare la posizione del M5S nei confronti dei suoi alleati. “Se vinciamo qui, cambia tutto”, ha confidato a bassa voce un esponente locale del Movimento a margine dell’incontro. Ma, come ha ricordato lo stesso Conte, la partita per il Governo nazionale si giocherà altrove, con regole diverse.

Prossimi passi e clima di attesa

Per ora, la priorità è la sfida campana. “Cerchiamo di portare a casa questa vittoria, che sarà un segnale chiaro”, ha concluso Conte prima di lasciare Casalnuovo poco dopo le 18. Il clima è teso ma non manca l’entusiasmo tra i sostenitori. Nei prossimi giorni sono in programma altri appuntamenti elettorali in provincia di Salerno e Avellino. Tutti gli occhi restano puntati su Napoli: qui si deciderà non solo il futuro della regione, ma forse anche l’assetto delle alleanze nazionali nei mesi a venire.