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Salute e benessere: la nuova priorità per metà degli italiani

Salute e benessere: la nuova priorità per metà degli italiani

Salute e benessere: la nuova priorità per metà degli italiani

Milano, 18 novembre 2025 – In Italia, la sostenibilità sociale si fa sempre più segno di una fragilità diffusa. Secondo l’ultima ricerca di Eikon Strategic Consulting Italia, presentata durante la Social Sustainability Week, quasi nove italiani su dieci guardano al futuro del pianeta con preoccupazione. Oltre l’80% teme per il destino del Paese e più di sette su dieci vive con ansia il proprio domani. Un quadro che racconta un’Italia molto consapevole del legame tra salute e ambiente (92%), ma anche segnata da grandi timori: guerre, crisi climatica, peggioramento dell’ambiente, e la sensazione che il proprio futuro sia in balia di forze economiche incontrollabili (62,4%).

Sostenibilità sociale, cosa chiedono gli italiani

L’indagine, realizzata su un campione di oltre 2.000 persone tra i 16 e i 75 anni, mette in evidenza che la lotta alla povertà è la prima preoccupazione per il 49% degli intervistati. Subito dopo, la tutela della salute e del benessere (48%) e la garanzia di un lavoro dignitoso (33%). Sono questi i punti fermi su cui gli italiani basano la loro idea di sviluppo sostenibile, mettendo al centro la qualità della vita e la protezione delle persone.

“È una visione che riflette molte difficoltà”, ha spiegato Enrico Pozzi, presidente e Ceo di Eikon Strategic Consulting Italia. Per lui, la sostenibilità sociale rischia di diventare una questione tutta personale: “Salute e benessere riguardano il ‘me’, non il ‘noi’. È un modo di pensare più individuale, che ha perso il legame con la collettività. L’ansia per il futuro – personale, nazionale, globale – non si traduce più in azioni sociali concrete. Quando si sente di non poter cambiare il proprio destino, resta solo la cura ossessiva del corpo fragile”.

Sanità pubblica, tra fiducia e dubbi

Il rapporto degli italiani con il Servizio sanitario nazionale resta complicato. Il 46% si fida del SSN, mentre il 54% è scettico o diffidente. Il personale sanitario viene apprezzato dal 58% degli intervistati, ma i problemi principali riguardano l’organizzazione e la mancanza di risorse: l’81% ritiene che il numero degli operatori sia insufficiente. Per questo, più della metà (53%) pensa sia indispensabile una assicurazione integrativa e il 67% crede che sarà inevitabile rivolgersi alla sanità privata.

Paola Aragno, vicepresidente di Eikon, commenta: “Il nostro studio mostra un Paese che chiede più protezione e accesso alla salute. In questo scenario, il rapporto tra pubblico e privato non è più una scelta, ma un dovere condiviso. Bisogna mettere insieme competenze, capacità organizzative e vicinanza ai cittadini, senza sovrapporsi ma rafforzandosi a vicenda. Solo così potremo costruire un sistema sanitario sostenibile, capace di rispondere alle nuove fragilità”.

Imprese sotto i riflettori per la sostenibilità sociale

In un momento in cui le istituzioni appaiono meno efficaci, cresce la fiducia nelle imprese, chiamate a giocare un ruolo sociale più importante. Quando si parla di sostenibilità, il 54% degli italiani prova speranza o interesse; solo l’8% è indifferente. Sul lavoro, gli italiani chiedono soprattutto stabilità contrattuale (53%), buoni rapporti tra colleghi (47%), flessibilità e smart working (34%). L’attenzione alla salute e al welfare aziendale (26%) supera di poco quella per l’assenza di discriminazioni (23%) e per la formazione (22%). Però, il 60% ritiene che le aziende non facciano abbastanza per il benessere dei dipendenti e il 61% pensa che dovrebbero offrire servizi psicologici; solo il 16% conosce realtà che li mettono davvero a disposizione.

Cristina Cenci, antropologa e Senior Partner di Eikon, spiega: “La crescente vulnerabilità e la mancanza di presidi collettivi spingono le persone a chiedere alle aziende ciò che prima si aspettava dalle istituzioni. Il lavoro è diventato il posto dove cercare stabilità, relazioni sane e tutela del benessere. Le imprese che sapranno cogliere questo cambiamento contribuiranno a costruire nuove forme di sicurezza condivisa”.

Dalla teoria alla pratica: le imprese si raccontano

Durante la presentazione dello studio, i rappresentanti delle aziende partner – tra cui Fabrizia Bottiroli e Cristiano Gianni di Axa Italia, Giampaolo Montesano di Logista Italia e Claudia Rutigliano della Fondazione Msd – hanno raccontato come innovazione, servizi integrativi ed educazione alla salute possano diventare leve concrete per creare valore sociale. Le loro esperienze mostrano che mettere al centro le persone e adottare pratiche sostenibili può davvero rispondere alle priorità degli italiani.

In sintesi, il quadro disegnato da Eikon Strategic Consulting Italia restituisce l’immagine di un Paese che conosce bene le sfide della sostenibilità sociale, ma cerca ancora punti di riferimento comuni. Un’Italia dove la domanda di protezione cresce – tra una sanità pubblica in difficoltà e imprese chiamate a nuovi compiti sociali – mentre la fiducia nel futuro resta fragile e incerta.