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Tragedia in Ucraina orientale: un attacco russo spegne la vita di una giovane di diciassette anni

Tragedia in Ucraina orientale: un attacco russo spegne la vita di una giovane di diciassette anni

Tragedia in Ucraina orientale: un attacco russo spegne la vita di una giovane di diciassette anni

Kiev, 18 novembre 2025 – Una ragazza di 17 anni ha perso la vita e altre nove persone sono rimaste ferite dopo un attacco missilistico russo questa mattina a Berestyn, città nell’Ucraina orientale. La notizia arriva dal governatore di Kharkiv, Oleg Synegubov, che poco dopo le 9.30 locali ha pubblicato un messaggio sul suo canale Telegram.

Missili su Berestyn: muore una ragazza, feriti tra i civili

Le autorità ucraine raccontano di un raid che ha colpito una zona residenziale di Berestyn nelle prime ore del giorno. La giovane vittima, una studentessa del posto, è stata portata d’urgenza in ospedale, dove è morta poco dopo. “Una ragazza di 17 anni, gravemente ferita nell’attacco missilistico sulla città di Berestyn, è deceduta in ospedale”, ha scritto Synegubov. Tra i feriti ci sono anche due donne e un uomo di mezza età, con almeno tre persone in condizioni gravi, riferiscono fonti sanitarie.

Kharkiv sotto assedio: la guerra non dà tregua

La regione di Kharkiv resta uno dei fronti più caldi del conflitto. Negli ultimi mesi, gli attacchi contro le aree civili si sono fatti più frequenti. Solo la settimana scorsa, un bombardamento aveva danneggiato una scuola e diverse case private nella stessa zona. “Non sono obiettivi militari”, ha detto Synegubov, “ma case, scuole, luoghi dove la gente cerca solo di vivere”.

Testimonianze dal fronte di Berestyn

Dopo l’attacco, le forze ucraine hanno delimitato la zona colpita. Vigili del fuoco e squadre di soccorso sono intervenuti per mettere in sicurezza gli edifici danneggiati. Alcuni abitanti, ancora scossi, hanno raccontato di aver sentito “un boato fortissimo” poco prima delle 7 del mattino. “Pensavamo fosse un tuono, poi abbiamo visto il fumo salire dietro le case”, ha detto un residente a pochi passi dal punto dell’impatto. Le immagini mostrano finestre rotte e detriti sparsi lungo la strada principale.

Il costo umano della guerra

L’attacco di oggi si aggiunge a una lunga serie di eventi in cui sono i civili a pagare il prezzo più alto. Secondo l’Alto Commissariato ONU per i Diritti Umani, dall’inizio del 2022 più di 10.000 civili sono stati uccisi in Ucraina, con oltre 18.500 feriti. Kiev accusa Mosca di colpire intenzionalmente obiettivi non militari, mentre la Russia nega, sostenendo di mirare solo a infrastrutture strategiche.

Zelensky chiede più difese, il governatore lancia l’allarme

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha espresso cordoglio per la vittima e ha chiesto “un rafforzamento delle difese aeree” nelle zone più esposte. “Ogni vita persa è una ferita per tutto il Paese”, ha detto, rinnovando l’appello agli alleati occidentali per nuove forniture di sistemi anti-missile. Nel frattempo, il governatore Synegubov ha invitato la popolazione di Kharkiv a restare vigile e a seguire le indicazioni in caso di nuovi allarmi. “La sicurezza dei cittadini è la nostra priorità”, ha sottolineato, “ma senza un sostegno internazionale più deciso sarà dura proteggere tutte le comunità”.

Una guerra che non lascia scampo

A quasi tre anni dall’invasione russa, la situazione nell’est dell’Ucraina è ancora molto tesa. Gli attacchi a centri abitati come Berestyn si susseguono senza sosta, lasciando dietro di sé morte e distruzione. Molti residenti della regione di Kharkiv hanno già vissuto evacuazioni e interruzioni dei servizi essenziali, e la speranza di tornare a una vita normale sembra lontana.

Le prime indagini parlano di missili a corto raggio lanciati da postazioni russe oltre confine. Le autorità stanno ancora cercando di ricostruire l’esatta dinamica e di accertare eventuali responsabilità precise. Intanto, la comunità internazionale segue con crescente preoccupazione l’evolversi della situazione nell’Ucraina orientale. E mentre dietro le quinte si cerca una via d’uscita diplomatica, nelle strade di Berestyn resta il dolore per una giovane vita spezzata e la paura che tutto possa ripetersi.