Witkoff in Turchia: colloqui cruciali con Zelensky domani
Witkoff in Turchia: colloqui cruciali con Zelensky domani
Istanbul, 18 novembre 2025 – Steve Witkoff, inviato speciale dell’ex presidente americano Donald Trump, arriverà domani in Turchia per un incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. La notizia, confermata da una fonte turca all’agenzia Reuters, arriva in un momento in cui la diplomazia internazionale è alla ricerca di nuove strade per gestire il conflitto tra Russia e Ucraina.
Witkoff arriva a Istanbul per incontrare Zelensky
Fonti vicine al governo di Ankara dicono che Witkoff atterrerà a Istanbul nelle prime ore di martedì mattina. L’appuntamento più atteso è il faccia a faccia con Zelensky, che proprio oggi ha concluso una visita ufficiale a Madrid. Il presidente ucraino, durante una conferenza stampa nella capitale spagnola, ha detto: “Domani sarò in Turchia. L’Ucraina sta lavorando per rilanciare i negoziati e abbiamo alcune proposte da presentare ai nostri partner”.
La presenza di Witkoff, figura chiave nei tentativi di mediazione statunitense, segna una nuova fase nei rapporti tra Washington, Kiev e Mosca. Negli ultimi mesi, l’inviato di Trump ha intensificato i contatti con le parti in causa, incontrando più volte il presidente russo Vladimir Putin a Mosca. Un ruolo che ha preso forma dopo la fine del mandato di Trump, ma che continua a influenzare la diplomazia tra le capitali principali.
Le nuove proposte ucraine sul tavolo
Fonti vicine a Zelensky spiegano che la delegazione ucraina porterà in Turchia una serie di proposte concrete per far ripartire i negoziati. “Ci abbiamo lavorato a lungo”, confida un consigliere del presidente, “e crediamo che possano essere una base per riaprire il dialogo”. Non sono ancora stati diffusi dettagli ufficiali, ma da Kiev arrivano voci su un pacchetto che comprende garanzie di sicurezza e nuovi sistemi di monitoraggio internazionale.
La scelta della Turchia non è casuale. Ankara, negli ultimi due anni, ha provato a ritagliarsi un ruolo da mediatore tra Russia e Ucraina, ospitando già nel 2022 alcuni dei primi colloqui tra le delegazioni. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che mantiene rapporti con entrambi i Paesi, ha più volte offerto la disponibilità della Turchia come “ponte” per la diplomazia.
Chi è Witkoff e cosa vuole Washington
Steve Witkoff, imprenditore immobiliare e consigliere politico vicino a Trump, è stato incaricato dall’ex presidente di guidare gli sforzi americani per trovare una soluzione alla crisi ucraina. Negli ultimi mesi ha incontrato sia funzionari russi sia rappresentanti ucraini, cercando possibili punti di incontro. Secondo fonti americane, il suo lavoro si basa su “contatti personali e riservati”, lontani dai canali ufficiali del Dipartimento di Stato.
Un diplomatico europeo, raggiunto al telefono nel pomeriggio, ha commentato: “L’attivismo di Witkoff mostra la volontà di Trump di restare in gioco nella partita ucraina anche fuori dalla Casa Bianca”. Non tutti però a Washington vedono di buon occhio questa strategia parallela: alcuni funzionari dell’amministrazione Biden hanno espresso dubbi sulla sovrapposizione tra canali ufficiali e iniziative private.
Tante incognite sul futuro dei negoziati
L’incontro di domani a Istanbul potrebbe essere un momento chiave nella ricerca di una soluzione politica al conflitto. Ma restano molti dubbi sulla reale disponibilità delle parti a fare concessioni. Da Mosca non sono arrivate reazioni ufficiali sulla notizia del vertice; fonti del Cremlino hanno solo ribadito che “qualsiasi proposta dovrà tenere conto delle condizioni poste dalla Russia”.
Intanto, la comunità internazionale segue con attenzione. Le cancellerie europee aspettano segnali concreti da Ankara, mentre a Kiev aumenta la pressione interna per ottenere risultati sul fronte diplomatico. “Siamo pronti a discutere”, ha detto Zelensky ai giornalisti spagnoli prima di partire per la Turchia, “ma servono garanzie vere”.
Solo nelle prossime ore si capirà se l’iniziativa di Witkoff riuscirà a far breccia nel muro della crisi ucraina. Per ora, l’appuntamento è fissato: domani mattina, Istanbul, in una sala riservata del Palazzo Dolmabahçe. Un tavolo difficile, dove ogni parola conterà più del solito.
