Frana devastante: la Procura apre un’inchiesta per disastro e omicidio
Frana devastante: la Procura apre un'inchiesta per disastro e omicidio
Gorizia, 19 novembre 2025 – La Procura di Gorizia ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo plurimo e altri reati, dopo la colata di fango che nella notte tra domenica e lunedì ha travolto alcune case a Brazzano di Cormons. Due persone hanno perso la vita, una terza è rimasta ferita. Questa mattina, il procuratore Massimo De Bortoli ha annunciato che sarà disposta l’autopsia sulle due vittime, mentre gli accertamenti per capire cosa sia successo sono già in corso.
Tragedia a Brazzano: la colata di fango che ha spezzato due vite
Secondo quanto emerso dalle prime verifiche di carabinieri e vigili del fuoco, intorno alle 2.30 la massa di fango ha travolto le abitazioni di via dei Campi. Il terreno, satura dopo giorni di pioggia intensa, ha ceduto all’improvviso trascinando con sé detriti, tronchi e fango. Sotto il materiale franoso sono rimasti schiacciati Quirin Kuhnert, 32 anni, e Guerrina Skocaj, 83 anni. Una donna di 56 anni è stata estratta viva ma in condizioni critiche ed è ora ricoverata all’ospedale di Gorizia.
I soccorritori sono arrivati sul posto pochi minuti dopo la chiamata dei residenti. “Abbiamo sentito un boato fortissimo, poi tutto è stato sommerso”, ha raccontato un vicino, ancora sotto choc. Le ricerche sono andate avanti fino all’alba, in un ambiente reso difficile dal fango e dai detriti.
Indagini aperte: quali reati si ipotizzano
Oltre all’omicidio colposo plurimo, nel fascicolo della Procura figurano anche i reati di inondazione colposa, frana o valanga colpose e crollo o altro disastro colposo. “Un atto dovuto”, ha detto il procuratore De Bortoli, “per permettere tutti gli accertamenti necessari”. Gli inquirenti stanno raccogliendo documenti sulla manutenzione del versante collinare sopra le case coinvolte e verificano eventuali segnalazioni di rischio fatte in passato.
Sul luogo della tragedia sono intervenuti anche i tecnici dell’Arpa FVG e della Protezione civile regionale. Dalle prime analisi sembra che la frana sia stata scatenata dalle forti piogge degli ultimi giorni: in meno di 48 ore sono caduti oltre 120 millimetri d’acqua. Solo dopo gli esami autoptici e i rilievi geologici si potrà capire se ci sono responsabilità legate a mancanze o negligenze.
Le vittime e il dolore di Brazzano
Quirin Kuhnert veniva dalla Germania, ma viveva da tempo a Cormons, dove lavorava come tecnico informatico. Guerrina Skocaj era molto conosciuta in paese: vedova da anni, abitava da sola nella casa travolta dalla frana. “Non riusciamo ancora a crederci – dice una vicina – Guerrina era una persona gentile con tutti”. L’intera comunità è sotto choc. La parrocchia ha già organizzato una veglia di preghiera per ricordare le vittime.
Anche il sindaco di Cormons, Roberto Felcaro, ha voluto esprimere il proprio cordoglio: “Siamo vicini alle famiglie colpite da questa tragedia. Aspettiamo gli esiti delle indagini per capire cosa è successo davvero”.
Cosa succederà adesso: i prossimi passi dell’inchiesta
Nei prossimi giorni la Procura disporrà l’autopsia sulle due vittime. Nel frattempo, i carabinieri continueranno a raccogliere testimonianze tra i residenti e gli addetti comunali. L’area colpita dalla frana resta sotto sequestro per permettere ulteriori rilievi.
Gli investigatori stanno anche esaminando i piani di emergenza del Comune e le eventuali segnalazioni di rischio idrogeologico arrivate in passato. Solo a quel punto si potrà capire se ci sono responsabilità penali per enti o persone.
Intanto, la comunità di Brazzano cerca risposte e si interroga sulle condizioni del territorio. “Qui piove spesso, ma una cosa del genere non era mai successa”, racconta un residente. E la pioggia non dà tregua.
