Piano segreto Usa-Russia per chiudere il conflitto in Ucraina
Piano segreto Usa-Russia per chiudere il conflitto in Ucraina
Washington, 19 novembre 2025 – L’amministrazione guidata da Donald Trump avrebbe avviato trattative segrete con la Russia per mettere a punto un nuovo piano di pace sull’Ucraina. Lo riporta oggi il sito americano Axios, citando fonti anonime sia statunitensi che russe. La notizia arriva a pochi mesi dalle elezioni presidenziali negli Stati Uniti. Il progetto, strutturato in 28 punti, si ispira – almeno nelle intenzioni – all’accordo per il cessate il fuoco raggiunto recentemente a Gaza tra Israele e Hamas.
Washington e Mosca, trattative sottotraccia
Secondo Axios, i colloqui tra l’entourage di Trump e rappresentanti russi sarebbero iniziati da qualche settimana, mentre l’amministrazione Biden porta avanti i negoziati ufficiali. Le fonti parlano di “incontri informali ma concreti”, lontani dai riflettori e senza coinvolgere direttamente Kiev. Un dettaglio che, se confermato, potrebbe aumentare le tensioni sia in Ucraina sia tra gli alleati europei.
Il piano – spiegano le stesse fonti – si basa sulla struttura del documento in 20 punti che ha portato al cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Qui, però, i punti sono 28 e includono proposte su cessate il fuoco, scambio di prigionieri, garanzie di sicurezza e una possibile tabella di marcia per il ritiro graduale delle truppe russe da alcune zone occupate.
Un modello preso da Gaza
La scelta di ispirarsi all’accordo tra Israele e Hamas non è casuale. “Abbiamo visto che un approccio graduale, con tappe controllate e incentivi reciproci, può funzionare anche in conflitti molto complessi”, ha spiegato una fonte vicina ai negoziati, riportata da Axios. Ma nel caso dell’Ucraina la situazione è ancora più difficile: le linee del fronte sono instabili e la fiducia tra le parti è ai minimi storici.
Il documento sarebbe stato discusso in almeno due incontri riservati tra emissari americani e russi, uno dei quali si sarebbe svolto a Istanbul all’inizio di novembre. Né la Casa Bianca né il Cremlino hanno confermato. Da Kiev, fonti governative hanno fatto sapere di non essere state informate: “Non commentiamo indiscrezioni senza riscontri”, ha detto un portavoce del presidente Zelensky.
Reazioni e scenari incerti
La notizia delle trattative segrete ha subito acceso un dibattito a Washington. Alcuni membri del Congresso chiedono chiarimenti sul possibile coinvolgimento di funzionari federali. “Qualsiasi iniziativa sulla sicurezza europea deve essere condivisa con i nostri alleati”, ha avvertito il senatore democratico Chris Murphy. Dal fronte repubblicano arriva più cautela: “Serve trasparenza, ma ogni tentativo di fermare la guerra va valutato senza pregiudizi”, ha detto un consigliere vicino a Trump.
In Europa, la notizia è stata accolta con prudenza. A Bruxelles, un diplomatico della Commissione UE ha parlato di “iniziative parallele che rischiano di complicare i negoziati”. Mosca per ora tace. Un funzionario del ministero degli Esteri russo, interpellato dall’agenzia Tass, si è limitato a dire che “la Russia resta aperta al dialogo con tutte le parti interessate”.
Un futuro incerto per il conflitto
Resta da vedere se il piano in 28 punti potrà davvero diventare una base concreta per il cessate il fuoco o se sarà solo un tentativo destinato a restare sulla carta. Gli esperti ricordano che ogni accordo di pace richiede il consenso delle parti in causa e il sostegno della comunità internazionale. In questo caso, l’esclusione di Kiev dai colloqui potrebbe essere un ostacolo difficile da superare.
Intanto, sul campo, i combattimenti continuano senza sosta nelle regioni orientali dell’Ucraina. Secondo l’ultimo bollettino dello Stato Maggiore ucraino, nelle ultime 24 ore sono stati registrati almeno 17 attacchi russi nella zona di Avdiivka. Un segnale chiaro che la strada verso una soluzione diplomatica resta lunga e incerta.
