Rubio: la sfida delle condizioni difficili per entrambe le parti
Rubio: la sfida delle condizioni difficili per entrambe le parti
Washington, 20 novembre 2025 – Ieri sera, il segretario di Stato americano Marco Rubio ha preso la parola su X (ex Twitter) per parlare del piano di pace in Ucraina, sottolineando che “servono concessioni difficili ma inevitabili” da parte di tutti i soggetti coinvolti nel conflitto. Il messaggio, pubblicato poco dopo le 21 ora locale, ha subito catturato l’attenzione di diplomatici e osservatori internazionali, in un momento in cui la guerra tra Russia e Ucraina sembra ancora lontana da una soluzione.
Rubio: “Serve un confronto serio e realistico”
Nel suo post, Rubio ha detto chiaramente che “per mettere fine a una guerra complessa e sanguinosa come quella in Ucraina, bisogna aprire un confronto ampio, serio e realistico”. Il segretario di Stato, in carica da meno di un anno, ha aggiunto che una pace duratura sarà possibile solo se “tutte le parti accetteranno concessioni difficili ma necessarie”. Secondo fonti vicine al Dipartimento di Stato, questa posizione rispecchia la linea prudente tenuta dall’amministrazione americana nelle ultime settimane.
Il richiamo alle “concessioni” non è passato inosservato. Da Kiev, un consigliere del presidente Zelensky, contattato telefonicamente da alanews.it, ha commentato: “Siamo pronti a discutere, ma non accetteremo mai condizioni che mettano a rischio la nostra sovranità”. A Mosca, invece, il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, ha ribadito che “qualsiasi proposta dovrà tenere conto delle nuove realtà territoriali”, lasciando capire che la questione dei territori occupati resta centrale.
Il lavoro degli Stati Uniti: un elenco di idee per la pace
Rubio ha poi spiegato che gli Stati Uniti stanno “mettendo insieme e continueranno a mettere insieme una lista di possibili soluzioni per fermare la guerra, basate sul contributo di entrambe le parti coinvolte”. Fonti diplomatiche a Washington confermano che il team guidato dal segretario di Stato ha già avviato una serie di incontri riservati con rappresentanti ucraini e russi. Questi colloqui, tenuti tra Bruxelles e Ginevra nelle ultime settimane, cercano di trovare punti di accordo su temi come la sicurezza dei confini, il futuro delle regioni contese e le garanzie internazionali.
Un funzionario del Dipartimento di Stato, che ha chiesto di restare anonimo, ha spiegato: “Non ci sono soluzioni facili. Stiamo ascoltando tutte le parti e raccogliendo proposte concrete. Solo così potremo mettere sul tavolo un progetto credibile per la pace”. La Casa Bianca, al momento, mantiene il massimo riserbo sui dettagli del piano in fase di elaborazione.
Reazioni nel mondo e prospettive sul campo
Le parole di Rubio arrivano in un momento delicato. Sul terreno i combattimenti continuano, soprattutto nella regione di Kharkiv e lungo il Dnipro. Secondo l’ultimo rapporto dell’ONU, il numero delle vittime civili ha superato quota 40mila dall’inizio delle ostilità, nel febbraio 2022. L’Unione Europea, attraverso l’Alto rappresentante Josep Borrell, ha accolto con cautela l’apertura americana: “Ogni iniziativa che spinga al dialogo è positiva, ma serve chiarezza sugli obiettivi”.
A Kiev, la popolazione è divisa. Nel quartiere Podil, ieri mattina, alcuni abitanti hanno mostrato scetticismo: “Abbiamo già visto troppi tentativi falliti”, racconta Olena, insegnante di 42 anni. Altri invece sperano che qualcosa possa davvero cambiare: “Se davvero si tratta di una pace vera, allora vale la pena provarci”, confida Viktor, tassista.
Il nodo delle concessioni: sovranità e sicurezza
Il tema delle concessioni resta il più spinoso. Per Kiev, ogni ipotesi che preveda la cessione di territori è inaccettabile. Mosca, invece, insiste sull’importanza di riconoscere i cambiamenti avvenuti sul terreno negli ultimi tre anni. Gli Stati Uniti cercano di mediare in una situazione complicata: “Non chiediamo a nessuno di rinunciare ai propri principi – ha chiarito Rubio in un’intervista alla CNN – ma senza compromessi non ci sarà pace”.
Intanto la diplomazia internazionale si muove tra pressioni e attese. Nei prossimi giorni è previsto un nuovo incontro tra i consiglieri per la sicurezza nazionale dei principali Paesi occidentali. L’obiettivo, si legge in una nota diffusa ieri sera dalla Casa Bianca, è “costruire un percorso credibile verso la fine delle ostilità”.
Il cammino verso una soluzione sembra ancora lungo. Eppure, dopo mesi di stallo, le parole del segretario di Stato americano hanno riacceso il dibattito su quali siano i reali margini per una pace negoziata in Ucraina.
