Borsa europea in rosso: Parigi segna un -1,3% all’apertura
Borsa europea in rosso: Parigi segna un -1,3% all'apertura
Milano, 21 novembre 2025 – Le Borse europee partono in rosso, con un avvio di giornata complicato per gli investitori del Vecchio Continente. Alle 9, Amsterdam si conferma la peggiore, con un calo dell’1,7%. Poco dietro, Francoforte scende dell’1,5%. Anche Madrid, Parigi e Londra aprono in negativo, rispettivamente a -1,4%, -1,3% e intorno al -1%.
Borse in rosso, Amsterdam la più debole
L’atmosfera sui mercati azionari europei è subito diventata tesa. Dopo mesi di relativa tenuta, Amsterdam si è messa in testa ai ribassi. La volatilità si è fatta sentire fin dai primi scambi. “C’è molta incertezza sulle prossime mosse delle banche centrali”, spiega un trader di una grande banca olandese, contattato poco dopo l’apertura.
A Francoforte, il Dax ha perso l’1,5% in pochi minuti. Un dato che ha sorpreso alcuni analisti, visto il buon andamento delle ultime settimane. “Il sentiment resta fragile”, commenta un gestore di fondi di Monaco, sottolineando come le preoccupazioni su crescita e inflazione pesino ancora sulle decisioni degli investitori.
Madrid, Parigi e Londra seguono la scia negativa
Non va meglio a Madrid e Parigi. L’Ibex ha perso l’1,4%, il Cac ha chiuso a -1,3%. Anche la City ha aperto in calo di circa un punto percentuale. Dietro queste perdite, dicono gli operatori, ci sono i timori per una possibile frenata dell’economia globale e le tensioni geopolitiche cresciute nelle ultime settimane.
Un broker parigino confida: “Gli investitori stanno tagliando l’esposizione sugli asset più rischiosi. C’è una certa prudenza, quasi un’attesa prima di muoversi di nuovo”. A Londra, invece, alcuni notano come la sterlina debole stia mettendo pressione sui titoli delle aziende più legate all’import-export.
Inflazione e banche centrali al centro delle preoccupazioni
Dietro questa ondata di vendite, secondo diversi analisti contattati da alanews.it, ci sono soprattutto le attese per le decisioni delle banche centrali. La Bce e la Federal Reserve sono pronte a fornire nuovi segnali su tassi e inflazione. “Gli investitori temono che il ciclo restrittivo non sia finito”, spiega un economista di Bruxelles. Solo allora si capirà se la correzione di oggi è un semplice aggiustamento o l’inizio di qualcosa di più serio.
Non va dimenticato il peso delle tensioni geopolitiche. I mercati restano sensibili a ogni notizia dal Medio Oriente e dall’Est Europa. Ogni aggiornamento – anche piccolo – si riflette subito sui titoli più vulnerabili.
Reazioni e scenari: prudenza e attesa
La mattinata si è chiusa con un clima di attesa. Gli operatori restano cauti, in attesa di segnali più chiari da banche centrali e dati economici in arrivo nei prossimi giorni. “Non c’è panico”, rassicura un gestore milanese poco dopo le 10.30. Ma la sensazione è che la volatilità rimarrà alta almeno fino a fine settimana.
Tra i corridoi delle Borse e davanti ai monitor accesi si respira tensione. C’è chi osserva i grafici in silenzio, chi discute a bassa voce sulle strategie per limitare le perdite. Per ora, la parola d’ordine è una sola: prudenza.
La giornata continuerà con aggiornamenti continui e occhi puntati sulle piazze mondiali. Gli investitori aspettano segnali, magari qualche spiraglio di sollievo, ma sanno che la situazione resta incerta. E che ogni mossa va fatta con cautela.
