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Tragedia in Cisgiordania: due adolescenti perdono la vita in un conflitto con l’IDF

Tragedia in Cisgiordania: due adolescenti perdono la vita in un conflitto con l'IDF

Tragedia in Cisgiordania: due adolescenti perdono la vita in un conflitto con l'IDF

Gerusalemme, 21 novembre 2025 – Due ragazzi palestinesi sono stati uccisi ieri sera a Kafr Aqab, sobborgo a nord di Gerusalemme in Cisgiordania, durante un’operazione delle forze israeliane. A dare la notizia è stato il ministero della Salute palestinese, poi ripresa dall’agenzia ufficiale Wafa. Le vittime, secondo le autorità locali, si chiamavano Amr Khaled al-Marboua, 18 anni, e Sami Ibrahim Mashaikha, 16 anni. Un episodio che arriva in un clima di tensione sempre più forte, dove da mesi si susseguono raid e operazioni militari, soprattutto di notte.

Sparatoria a Kafr Aqab: cosa è successo

La ricostruzione della Wafa parla di un blitz delle forze israeliane poco dopo il tramonto, intorno alle 20.30. Testimoni raccontano di aver visto diversi mezzi blindati entrare nel quartiere, mentre i soldati si sono schierati lungo le strade principali. Alcuni abitanti dicono di aver udito colpi di arma da fuoco provenire dai tetti: “Hanno piazzato cecchini sugli edifici più alti”, racconta un residente che ha chiesto di restare anonimo per paura di ritorsioni.

Non è ancora chiaro cosa abbia portato alla morte dei due ragazzi. Il ministero della Salute palestinese riferisce che i giovani sono stati colpiti vicino a una delle vie centrali del quartiere. “Le salme ci sono arrivate poco dopo le 22”, spiega un medico dell’ospedale di Ramallah, dove sono stati portati i corpi.

Dolore e rabbia a Kafr Aqab

La notizia si è sparsa velocemente tra i residenti. Durante la notte, decine di persone si sono radunate davanti alla casa della famiglia al-Marboua per sostenere i parenti. “Amr era uscito solo per capire cosa stava succedendo”, racconta uno zio, visibilmente scosso. Anche la famiglia Mashaikha ha ricevuto visite da amici e vicini: “Sami aveva appena compiuto 16 anni”, dice il padre stringendo una foto del figlio.

Le autorità israeliane, interpellate in mattinata, non hanno rilasciato commenti ufficiali. In passato, l’esercito ha spesso giustificato operazioni di questo tipo con la necessità di arrestare sospetti o fermare attacchi contro i soldati. Ma, secondo fonti palestinesi, la sera di ieri non sono stati segnalati scontri o lanci di pietre prima dell’arrivo dei militari.

Cisgiordania, una tensione che non si placa

Da mesi la tensione in Cisgiordania è alta. Secondo dati di organizzazioni come B’Tselem, dall’inizio dell’anno oltre 200 palestinesi sono morti durante operazioni militari o scontri con le forze israeliane. Kafr Aqab, pur sotto l’amministrazione dell’Autorità Nazionale Palestinese, è spesso soggetta a incursioni dell’esercito israeliano, soprattutto di notte.

Il ministero della Salute palestinese ha chiesto un’inchiesta internazionale sull’accaduto. “Non possiamo accettare che ragazzi vengano uccisi per strada senza spiegazioni”, ha detto un portavoce del dicastero di Ramallah. Dall’altra parte, fonti legate all’esercito israeliano hanno ribadito l’importanza di garantire la sicurezza dei cittadini e prevenire azioni ostili nella zona.

Le famiglie chiedono risposte

Nelle prime ore del mattino, le famiglie delle vittime hanno organizzato una veglia davanti all’ospedale. Alcuni giovani hanno acceso candele e lasciato messaggi scritti su fogli bianchi: “Vogliamo sapere perché”, si leggeva su uno dei cartelli. La comunità aspetta ora risposte dalle autorità, mentre il clima resta teso e carico di incertezza.

I funerali dei due adolescenti sono previsti per il pomeriggio a Kafr Aqab. La situazione è sotto controllo delle forze dell’ordine palestinesi, che temono possibili proteste o nuovi scontri nelle prossime ore.