Tragedia in Vietnam: alluvione storica provoca oltre 50 vittime e dispersi
Tragedia in Vietnam: alluvione storica provoca oltre 50 vittime e dispersi
Hanoi, 21 novembre 2025 – Una pioggia eccezionale ha travolto il Vietnam centrale tra il 16 e il 20 novembre, scatenando un’alluvione che ha già fatto almeno 52 vittime tra morti e dispersi e danni stimati oltre i 100 milioni di dollari. Le autorità locali e le organizzazioni internazionali sono in piena emergenza, impegnate a soccorrere la popolazione e a contenere gli effetti di una calamità che, secondo il Centro nazionale di idro-meteorologia vietnamita, non è ancora finita.
Le province più colpite: il bilancio delle vittime e dei danni
Le zone più colpite sono le province di Dak Lak, sulle alture centrali, e Khanh Hoa, sulla costa. A Dak Lak si contano 16 morti, mentre a Khanh Hoa il numero scende a 14. Le immagini trasmesse dalle tv locali mostrano interi villaggi sommersi dall’acqua. Il governo parla di circa 68.000 case allagate, con oltre la metà concentrate proprio a Dak Lak. Più di 70.000 persone sono state evacuate in fretta, molte delle quali hanno trovato rifugio in scuole o in edifici pubblici riconvertiti in centri di accoglienza temporanei.
Colpita duramente l’agricoltura, infrastrutture al collasso
L’agricoltura ha subito un duro colpo: almeno 15.000 ettari di risaie e altri raccolti sono stati distrutti, mentre migliaia di animali da allevamento sono morti o scomparsi. “Abbiamo perso tutto in poche ore”, racconta un agricoltore di Dak Lak, mostrando i campi ancora sotto l’acqua. La rete stradale è in ginocchio: frane hanno bloccato le principali vie di collegamento, soprattutto nei passi montani che uniscono l’interno alla costa. Anche la ferrovia e alcuni voli sono stati sospesi o subiscono forti ritardi.
Mobilitazione generale e aiuti dall’estero
Il governo ha messo in campo le forze militari e la Protezione civile per coordinare i soccorsi e distribuire beni di prima necessità. “La priorità è mettere in salvo chi è ancora isolato”, spiega un portavoce del Comitato centrale per la prevenzione dei disastri. Sul terreno si vedono colonne di camion militari, elicotteri che trasportano viveri e squadre di volontari al lavoro per aiutare gli sfollati.
Anche la comunità internazionale si è mobilitata: l’Unicef, l’Organizzazione internazionale per la migrazione e l’Unione Europea hanno annunciato aiuti concreti per le zone colpite. “Siamo vicini al popolo vietnamita in questo momento difficile”, ha detto un rappresentante dell’UE ad Hanoi, confermando l’arrivo di fondi e materiali per l’emergenza.
Allerta meteo alta: rischio nuove piogge e frane
Il Centro nazionale di idro-meteorologia vietnamita mantiene alta l’allerta. Nelle prossime ore sono previste nuove piogge forti nelle province da Da Nang a Khanh Hoa. Il pericolo di altre inondazioni improvvise e frane resta molto concreto. “La situazione cambia di continuo, invitiamo la popolazione a seguire le indicazioni delle autorità”, ha raccomandato un esperto del centro meteo durante un aggiornamento serale.
Vite sospese, attesa e speranza
Nelle zone colpite tutto è fermo. A Buon Ma Thuot, capoluogo di Dak Lak, le scuole sono chiuse da giorni. Nei mercati scarseggiano i prodotti freschi. “Non sappiamo quando potremo tornare a casa”, confida una donna evacuata con i suoi bambini. Intanto, i soccorritori continuano a lavorare tra fango e detriti. Il paese guarda al cielo, sperando in una pausa dalla pioggia, anche solo per qualche ora.
