Bolsonaro arrestato: il giudice avverte, c’è il rischio di fuga
Bolsonaro arrestato: il giudice avverte, c'è il rischio di fuga
Brasilia, 22 novembre 2025 – Nella notte tra il 21 e il 22 novembre, il giudice della Corte Suprema brasiliana, Alexandre de Moraes, ha ordinato la carcerazione preventiva di Jair Bolsonaro. La decisione arriva dopo che l’ex presidente ha tentato di togliersi la cavigliera elettronica che porta da quasi quattro mesi. La mossa di Moraes si basa sul rischio concreto che Bolsonaro possa fuggire, in un momento in cui la tensione politica nella capitale è alle stelle.
Il tentativo di togliere la cavigliera: rischio fuga in vista
Gli atti del processo raccontano che il Centro di Monitoraggio Integrato di Brasilia ha segnalato una “violazione” del dispositivo alle 00:08 di oggi. Per il giudice Moraes, questo è un chiaro segnale: Bolsonaro ha provato a “rompere la cavigliera” per sfuggire agli arresti domiciliari. L’ex presidente era sottoposto a questa misura dal 4 agosto, nella sua casa nel quartiere Jardim Botânico.
Il tentativo è avvenuto proprio mentre il figlio di Bolsonaro, il senatore Flávio Bolsonaro, aveva convocato una veglia davanti al condominio dove il padre è agli arresti. Per Moraes, questo dettaglio rafforza l’ipotesi di una strategia pianificata per aiutare la fuga dell’ex capo dello Stato.
Sostenitori in strada e precedenti tentativi di fuga
Nel provvedimento, il giudice parla di una “ripetizione del modus operandi” già visto in passato: i sostenitori che si mobilitano per creare confusione e favorire interessi personali. “La veglia – si legge nel documento – sembra fatta apposta per coprire un’eventuale fuga”. Moraes sottolinea anche il rischio che Bolsonaro possa cercare rifugio in una delle ambasciate straniere vicine alla sua abitazione.
Non è la prima volta che la giustizia brasiliana teme tentativi di sfuggire alla legge da parte di Bolsonaro e del suo gruppo. Il giudice ha ricordato che nelle settimane scorse alcuni membri più stretti dell’ex presidente sono riusciti a lasciare il Paese.
Fuggitivi e clima rovente nella capitale
Tra chi è riuscito a scappare, Moraes cita il deputato Alexandre Ramagem, la deputata Carla Zambelli e il figlio di Bolsonaro, Eduardo Bolsonaro. Tutti sospettati di aver evitato o di voler evitare le indagini e i processi in Brasile. Secondo fonti parlamentari, Ramagem sarebbe ora in Portogallo, mentre Zambelli è sparita dopo un viaggio a Miami.
La notte intorno alla casa di Bolsonaro è stata tesa. Fin dalle 22:30 di ieri, alcuni suoi sostenitori si sono radunati, rispondendo all’appello social di Flávio Bolsonaro. “Siamo qui per difendere la libertà del nostro presidente”, ha detto uno dei manifestanti davanti ai cancelli del condominio. La polizia militare ha aumentato i controlli, temendo che la situazione possa degenerare.
Le accuse e cosa succederà adesso
Bolsonaro è sotto indagine per vari reati, tra cui presunte irregolarità nella gestione della pandemia e tentativi di sovvertire l’ordine democratico dopo le elezioni del 2022. La decisione di Moraes segna un nuovo capitolo nella lunga battaglia legale che coinvolge l’ex presidente e una parte importante della destra brasiliana.
Gli avvocati di Bolsonaro hanno già annunciato ricorso contro la carcerazione preventiva, definendo “infondate” le accuse di tentata fuga. “Il presidente Bolsonaro non ha mai cercato di sottrarsi alla giustizia”, ha detto uno dei legali uscendo dal Tribunale Supremo. Però, per gli inquirenti, il rischio che l’ex capo dello Stato provi a scappare resta alto.
Nelle prossime ore si capirà se la Corte Suprema confermerà la misura o darà ragione alla difesa. A Brasilia, intanto, l’attenzione resta altissima: la vicenda tiene in fibrillazione l’opinione pubblica e scuote gli equilibri politici del Paese.
