Il Canal Grande di Venezia si tinge di verde: un mistero da svelare
Il Canal Grande di Venezia si tinge di verde: un mistero da svelare
Venezia, 22 novembre 2025 – Questa mattina, poco dopo le 8.30, il Canal Grande di Venezia si è tinto di verde, richiamando alla mente altri episodi simili degli ultimi anni. A lanciare l’allarme è stato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che ha condiviso sui social una foto delle acque colorate accompagnata da un commento chiaro: “Ancora un gesto che ferisce la nostra città”.
Canal Grande torna verde: Zaia non ci sta
Le autorità locali confermano che una sostanza colorante è stata versata proprio nel cuore del centro storico, vicino a Rialto. A notare il fenomeno sono stati i primi pendolari e i residenti, che come sempre in laguna hanno immortalato la scena con i loro smartphone. “È un altro colpo al cuore del nostro patrimonio”, ha scritto Zaia, condannando senza mezzi termini l’atto. Il governatore ha aggiunto: “Non si difende l’ambiente con atti vandalici. Questi gesti danneggiano Venezia, costringono a interventi di ripristino e, paradossalmente, causano inquinamento”.
Episodi simili e possibili motivi
Non è la prima volta che il Canal Grande si colora artificialmente. Nel maggio 2023, una protesta simile era stata rivendicata da Extinction Rebellion, movimento ambientalista che aveva usato fluoresceina, un colorante considerato innocuo per l’ambiente. All’epoca, oltre a Venezia, altre quattro città europee erano state coinvolte. Più di recente, nell’aprile 2024, una coppia francese aveva versato sei taniche di coloranti organici nelle acque veneziane, tingendole di rosso e verde per un progetto artistico non autorizzato.
Indagini in corso e prime reazioni
Sul posto sono arrivati la polizia locale e i tecnici dell’ARPAV (Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto), che hanno raccolto campioni d’acqua per capire di che sostanza si tratta. Al momento nessuno ha rivendicato il gesto. Le ipotesi sono diverse: potrebbe trattarsi di una protesta ambientale o di un’iniziativa artistica, ma gli investigatori mantengono aperte tutte le piste.
I residenti raccontano di aver visto alcune persone aggirarsi lungo la riva poco prima che l’acqua cambiasse colore. “Non è la prima volta che succede, ma ogni volta resta un colpo al cuore”, dice Marco, commerciante di San Polo. “Venezia è fragile, queste cose non aiutano”.
La città reagisce: bonifica in corso
Il Comune ha annunciato che sono in corso le operazioni di pulizia e controllo. “Stiamo verificando eventuali rischi per la salute pubblica”, ha detto un portavoce dell’amministrazione. L’episodio ha riacceso il dibattito sulla tutela del patrimonio veneziano e sulla vulnerabilità della città davanti a queste provocazioni.
“Serve rispetto per Venezia”, ha commentato il sindaco Luigi Brugnaro, raggiunto al telefono. “Chi fa queste cose non aiuta nessuno, anzi complica la vita di chi qui vive e lavora ogni giorno”.
Un copione che si ripete
Negli ultimi anni, casi simili hanno messo in luce le difficoltà nel proteggere i canali e nel prevenire atti non autorizzati. Dopo l’accaduto, lungo le rive del Canal Grande sono arrivati molti turisti e curiosi, che si sono fermati a guardare l’insolito colore dell’acqua.
Per ora resta un mistero chi abbia compiuto questo gesto e quali siano i motivi. Le indagini continuano, mentre Venezia si confronta ancora una volta con la sua fragilità, sospesa tra storia, ambiente e modernità.
