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Innovazione e giovani: il messaggio di Tonelli del Cern

Innovazione e giovani: il messaggio di Tonelli del Cern

Innovazione e giovani: il messaggio di Tonelli del Cern

Milano, 22 novembre 2025 – Innovazione, giovani e nuovi materiali sono stati protagonisti ieri all’evento “Il futuro della sostenibilità tra sfide emergenti e transizione competitiva”, organizzato da Conai insieme al Corriere della Sera nella sede della Borsa di Milano. Di fronte a un pubblico composto da imprenditori, ricercatori e studenti, il fisico del Cern Guido Tonelli ha spiegato perché, a suo avviso, proprio da qui passa il rilancio della sostenibilità: “La sfida è creare nuovi materiali e tecnologie, puntando sull’innovazione. E questo significa dare spazio ai giovani, un aspetto spesso sottovalutato, sia nella ricerca che nella gestione delle imprese e nelle scelte produttive più importanti”.

Giovani e innovazione: la vera forza della sostenibilità

Tonelli, noto soprattutto per il ruolo nella scoperta del bosone di Higgs, ha insistito sull’importanza di coinvolgere le nuove generazioni nelle decisioni chiave. “Costa poco ed è la chiave per aprire una nuova pagina”, ha detto dal palco, catturando l’attenzione della platea. Per lui, la presenza dei giovani in laboratori e aziende non è solo questione di età: “Portano idee fresche, modi diversi di lavorare. Eppure spesso vengono messi da parte quando si tratta di prendere decisioni importanti”.

Non si tratta di un semplice auspicio. Tonelli ha ricordato come in passato proprio l’apertura a competenze nuove abbia permesso di superare momenti di blocco nella ricerca scientifica e nell’industria. “È così che si sono create le condizioni per scoperte che oggi diamo per scontate”, ha spiegato a margine dell’incontro.

Fisica e materiali: un legame che continua a evolversi

Durante il suo intervento, Tonelli ha sottolineato il ruolo fondamentale della fisica nello sviluppo di nuovi materiali. “La fisica studia le leggi generali e le proprietà dei materiali. Non dà soluzioni immediate, ma quando si scoprono le simmetrie nascoste in certi materiali, si possono inventare nuovi prodotti, progettandoli a misura”, ha detto. Un percorso che, secondo il fisico del Cern, ha già rivoluzionato l’industria in passato e oggi si trova davanti a una svolta.

“È successo spesso, ma siamo solo all’inizio”, ha aggiunto Tonelli. La differenza rispetto a prima? Gli strumenti che abbiamo a disposizione. Oggi la ricerca può contare su risorse impensabili fino a pochi anni fa.

Intelligenza artificiale e simulazioni: la marcia in più per la transizione

Tra i temi più dibattuti c’è stato il ruolo dell’intelligenza artificiale nel progettare i materiali del futuro. Tonelli ha spiegato come le nuove tecnologie permettano di simulare le proprietà dei materiali prima ancora di produrli: “Abbiamo strumenti come l’intelligenza artificiale che ci fanno risparmiare un sacco di tempo, perché possiamo testare i materiali in digitale prima di realizzarli”.

Questo metodo consente di “scartare subito le soluzioni meno promettenti e di concentrare le prove pratiche su quelle che, secondo le simulazioni, hanno più possibilità di successo”. Un cambio di passo che può tagliare costi e tempi, accelerando la strada verso una produzione più sostenibile.

Sostenibilità e competitività: la sfida delle imprese

All’incontro milanese hanno partecipato anche esponenti del mondo imprenditoriale e istituzionale. Luca Ruini, presidente di Conai, ha ricordato come “la sostenibilità non sia più solo un tema etico, ma un fattore decisivo per competere”. Le aziende che investono in ricerca e innovazione, ha sottolineato Ruini, sono quelle che riescono a stare al passo con leggi e mercati internazionali.

Nel corso della mattinata si sono susseguiti interventi tecnici e testimonianze dirette. Alcuni imprenditori hanno raccontato come l’uso di nuovi materiali abbia permesso di ridurre gli sprechi o migliorare l’efficienza energetica. Altri hanno ammesso le difficoltà a trovare personale qualificato o a finanziare progetti tecnologici avanzati.

Milano, laboratorio del futuro

La scelta della Borsa come luogo dell’incontro non è stata casuale. Milano resta un punto di incontro tra ricerca scientifica e industria. “Qui si incontrano università, centri di ricerca e imprese”, ha ricordato un docente del Politecnico presente in sala. La speranza, condivisa da molti, è che eventi come questo aiutino a stringere il dialogo tra chi fa ricerca e chi investe nell’industria.

Tonelli ha chiuso ribadendo il concetto: “Siamo solo all’inizio. Ma se vogliamo davvero aprire una nuova pagina nella sostenibilità, dobbiamo avere il coraggio di puntare su innovazione e giovani”. Un messaggio che ha colpito nel segno tra i presenti a Milano.