Yermak alla guida dei negoziati cruciali tra Usa e Russia: la mossa di Zelensky
Yermak alla guida dei negoziati cruciali tra Usa e Russia: la mossa di Zelensky
Kiev, 22 novembre 2025 – Volodymyr Zelensky, presidente dell’Ucraina, ha firmato oggi un decreto per mettere in piedi una nuova delegazione incaricata dei negoziati con Washington e Mosca, affidando la guida a uno dei suoi più fidati collaboratori, Andriy Yermak. La notizia è arrivata nelle prime ore della mattina dal palazzo presidenziale di Bankova, proprio mentre la diplomazia ucraina cerca di riaprire il dialogo con Stati Uniti e Russia, nella speranza di trovare una via d’uscita a un conflitto che dura da più di tre anni.
Yermak guida la delegazione: il segnale di Kiev
La nomina di Andriy Yermak non sorprende chi segue da vicino la politica ucraina. Capo dell’Ufficio del Presidente e protagonista delle trattative recenti, Yermak è considerato da molti il vero pilastro della strategia diplomatica di Kiev. “La scelta di Yermak è un segnale chiaro di continuità e determinazione”, ha spiegato una fonte vicina al governo, sottolineando che Zelensky ha voluto affidare la responsabilità a chi conosce a fondo i dossier più delicati. La nuova delegazione, precisa il decreto pubblicato sul sito della presidenza, avrà il compito di rappresentare l’Ucraina nei negoziati con Washington e Mosca, in un momento in cui la pressione internazionale per una soluzione diplomatica si fa sempre più forte.
Una squadra di peso tra sicurezza e intelligence
Accanto a Yermak, la delegazione include alcune delle figure chiave dell’apparato statale ucraino. Ci sono il Segretario del Consiglio di Sicurezza, Rustem Umerov, il capo dei servizi segreti militari, Kirill Budanov, e il capo di Stato maggiore delle forze armate, Andriy Hnatov. Non mancano il capo del Servizio di Intelligence Estera, Oleg Ivashchenko, e il viceministro degli Esteri, Serhij Kyslycja. Un gruppo che mostra la volontà di Zelensky di mettere in campo tutta l’esperienza militare e diplomatica disponibile per affrontare la crisi. “È una squadra che unisce esperienza sul campo e capacità negoziale”, ha commentato un analista del Kyiv Independent, “segno che Kiev vuole giocare ogni carta con attenzione”.
Washington e Mosca: due fronti, un solo obiettivo
I negoziati con Washington e Mosca si preannunciano difficili. Da una parte, gli Stati Uniti restano il principale alleato militare e finanziario dell’Ucraina; dall’altra, la Russia mantiene una posizione rigida sulle questioni territoriali e di sicurezza. Fonti diplomatiche ucraine raccontano che la delegazione avrà il mandato di “difendere gli interessi nazionali senza cedere su punti fondamentali”, ma anche di “esplorare ogni via possibile per ridurre la tensione”. Il clima resta teso: nelle ultime settimane si sono moltiplicati i segnali di stanchezza tra i partner occidentali, mentre Mosca ha ribadito la sua chiusura a concessioni unilaterali.
Le reazioni a Kiev e all’estero
La notizia della formazione della delegazione ha suscitato attenzione sia a Kiev che nelle principali capitali europee. In Ucraina, alcuni parlamentari hanno espresso fiducia nel team guidato da Yermak, definendolo capace di “tenere duro” nei confronti della Russia. Altri, invece, chiedono più trasparenza sulle linee guida dei negoziati. “Serve chiarezza sugli obiettivi”, ha detto stamattina la deputata Inna Sovsun. A Washington, fonti dell’amministrazione Biden hanno confermato che “gli Stati Uniti continueranno a sostenere l’Ucraina nei suoi sforzi diplomatici”, senza però entrare nei dettagli delle trattative.
Prossimi passi e incognite
Non è ancora chiaro quando e dove si terranno i primi incontri ufficiali tra la delegazione ucraina e le controparti americana e russa. Secondo indiscrezioni raccolte da alanews.it, i contatti preliminari sono già in corso da qualche settimana, ma restano molti dubbi sui temi e sulle modalità dei colloqui. “Siamo pronti a parlare con chiunque possa aiutare a portare la pace”, ha ribadito ieri sera Yermak in un’intervista alla tv pubblica ucraina. Intanto, nelle strade di Kiev, l’attesa si mescola all’incertezza: tanti cittadini si chiedono se questa nuova iniziativa potrà davvero cambiare il corso della guerra.
In questo quadro in continuo movimento, la delegazione nominata da Zelensky rappresenta – almeno nelle intenzioni – un tentativo concreto di riportare la questione ucraina al centro dell’agenda internazionale. Solo i prossimi giorni diranno se la strada scelta da Kiev porterà a risultati concreti o se sarà solo un altro passaggio in una crisi che sembra non avere fine.
