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Colpo decisivo: l’IDF colpisce un leader strategico di Hezbollah a Beirut

Colpo decisivo: l'IDF colpisce un leader strategico di Hezbollah a Beirut

Colpo decisivo: l'IDF colpisce un leader strategico di Hezbollah a Beirut

Beirut, 23 novembre 2025 – Nelle prime ore di oggi, l’esercito israeliano ha lanciato un attacco mirato contro un esponente di Hezbollah nella periferia sud di Beirut. Le autorità libanesi parlano di un morto e ventuno feriti in un quartiere molto popolato della capitale. La notizia è stata ripresa dai media locali, mentre fonti israeliane hanno confermato che l’obiettivo era un “terrorista chiave” del movimento sciita.

Raid a Dahiyeh, cuore di Hezbollah

L’azione si è svolta poco dopo le 7 del mattino, ora locale, nel quartiere di Dahiyeh, storica roccaforte di Hezbollah. Testimoni raccontano di aver sentito almeno due esplosioni forti, poi sono arrivate ambulanze e squadre di soccorso. “Abbiamo visto il fumo salire tra i palazzi, la gente scappava in strada”, ha detto un residente all’emittente LBCI. Le autorità sanitarie confermano che tra i feriti ci sono anche due bambini. La vittima sarebbe un uomo riconosciuto come membro del gruppo armato.

Tensioni che non si fermano

Questo attacco arriva in un momento di forte tensione tra Israele e Hezbollah. Negli ultimi mesi si sono intensificati scambi di colpi d’artiglieria e raid aerei lungo il confine. Il portavoce militare israeliano ha detto che l’operazione era “necessaria per fermare attacchi contro Israele”, senza però entrare nei dettagli sull’identità del bersaglio. Hezbollah non ha ancora fatto una dichiarazione ufficiale, ma fonti vicine al movimento parlano di “una risposta imminente”.

Gli Usa messi al corrente solo dopo

Un funzionario americano, intervistato dal canale israeliano Channel 12, ha spiegato che Washington non è stata avvisata prima dell’attacco a Beirut. “Sapevamo che Israele voleva alzare il livello delle operazioni in Libano – ha detto – ma non ci hanno detto né quando né contro chi”. Un rappresentante israeliano ha confermato che gli Stati Uniti sono stati informati solo dopo il raid. Secondo alcuni esperti, questa scelta mostra la voglia di Gerusalemme di muoversi con più libertà in un momento delicato con l’amministrazione americana.

Un contesto già molto caldo

L’attacco di oggi si inserisce in un quadro regionale già molto teso. Negli ultimi giorni, Israele ha intensificato le operazioni sia a Gaza sia al confine nord, mentre Hezbollah ha rivendicato vari lanci di razzi verso il nord di Israele. L’agenzia libanese NNA dice che il raid ha colpito un edificio vicino alla moschea Al-Mahdi, causando danni anche alle case vicine. “La situazione è molto tesa – ammette un funzionario locale – e la gente teme nuove ritorsioni”.

La comunità internazionale osserva

Per ora il governo libanese non ha commentato, mentre la comunità internazionale segue con attenzione. L’ONU ha chiesto “moderazione da tutte le parti”, avvertendo sul rischio di un’escalation che coinvolga tutta la regione. Sul terreno, le forze di sicurezza libanesi hanno rafforzato i controlli nella zona sud di Beirut. “Non sappiamo cosa succederà nelle prossime ore”, confida un poliziotto locale. Solo allora si capirà se questo attacco segna un nuovo punto di rottura nel fragile equilibrio tra Israele e Hezbollah.

Beirut resta sotto stretta osservazione, con la popolazione che si chiede quali saranno le conseguenze di questa nuova ondata di violenza. Intanto, tutti aspettano le prossime mosse dei protagonisti sullo scacchiere mediorientale.