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Erdogan e Putin si preparano a un incontro cruciale lunedì

Erdogan e Putin si preparano a un incontro cruciale lunedì

Erdogan e Putin si preparano a un incontro cruciale lunedì

Johannesburg, 23 novembre 2025 – Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha annunciato che lunedì parlerà al telefono con il presidente russo Vladimir Putin. L’obiettivo è cercare di far ripartire la mediazione sulla crisi ucraina. La notizia è arrivata ieri sera durante una conferenza stampa, al termine del G20 in Sudafrica, proprio mentre la proposta di pace degli Stati Uniti si scontra con molte resistenze da parte di Kiev e dei suoi alleati europei.

Erdogan ci prova: un nuovo tentativo con Mosca

Domani avrò una telefonata con il signor Putin”, ha detto Erdogan ai giornalisti nel Sandton Convention Centre, poco dopo le 19. Il presidente turco ha spiegato che la Turchia vuole “non lasciare nulla di intentato” per trovare una via d’uscita negoziata al conflitto che da quasi quattro anni insanguina l’Ucraina. “Sono morte troppe persone; parlerò con Putin per capire cosa si può fare per fermare questa carneficina”, ha aggiunto, con voce seria, rispondendo a una domanda della stampa tedesca.

Pressioni su Kiev, scadenze a stretto giro

La chiamata tra Erdogan e Putin arriva in un momento in cui gli Stati Uniti spingono Kiev. Secondo il presidente americano Donald Trump, Washington ha dato a Kiev tempo fino al 27 novembre per dire sì alla bozza di piano di pace scritta dalla Casa Bianca. Un documento che, da quanto filtra, prevede diverse concessioni territoriali e garanzie di sicurezza. Ma finora Kiev e i principali alleati europei non hanno dato il loro via libera.

Il piano, presentato nei giorni scorsi dal segretario di Stato americano, è stato bollato come “insufficiente” da una fonte vicina al presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Non possiamo accettare condizioni che mettano a rischio la nostra sovranità”, ha confidato un consigliere del governo di Kiev, secondo quanto riferito dall’agenzia Interfax.

La Turchia torna in campo come mediatore

La Turchia, pur essendo un membro della NATO, mantiene un dialogo aperto sia con Mosca sia con Kiev e si fa ancora una volta avanti come mediatore. Erdogan ha ricordato il ruolo di Ankara nei negoziati sul grano e nelle precedenti trattative per i corridoi umanitari. “Dopo questa telefonata, credo che potrò parlarne con i nostri partner europei, con Trump e altri amici”, ha detto il presidente turco, facendo capire che la diplomazia multilaterale resta l’unica strada possibile.

Fonti turche indicano che la telefonata dovrebbe tenersi lunedì mattina, intorno alle 11 ora di Ankara. Non è escluso che subito dopo Erdogan aggiorni i leader europei sugli sviluppi.

Le reazioni in Europa e le incognite sul tavolo

La notizia del nuovo tentativo turco è stata accolta con cautela nelle capitali europee. A Parigi, il portavoce del Quai d’Orsay ha detto che “ogni iniziativa che porti a una riduzione delle tensioni è benvenuta”, ma ha ribadito che “la soluzione deve rispettare l’integrità territoriale dell’Ucraina”. A Berlino, invece, si aspettano i dettagli della telefonata tra Erdogan e Putin prima di prendere posizione.

Dal Cremlino, il portavoce Dmitrij Peskov ha confermato solo che “il presidente Putin è aperto al dialogo”, senza entrare nei dettagli dell’agenda.

Un conflitto che non dà tregua

Sul terreno, intanto, la situazione resta critica. Secondo le ultime stime delle Nazioni Unite, il conflitto in Ucraina ha già fatto oltre 70mila vittime tra civili e militari dal 2021 a oggi. Le trattative si susseguono, ma – come ha ammesso uno dei consiglieri di Erdogan – “la strada verso la pace è ancora lunga”. Resta il fatto che la telefonata di lunedì potrebbe aprire un nuovo capitolo nei tentativi di fermare le ostilità. Solo allora si vedrà se la diplomazia sarà riuscita a trovare una via.