Rubio esalta le riunioni di Ginevra: un successo senza precedenti
Rubio esalta le riunioni di Ginevra: un successo senza precedenti
Ginevra, 23 novembre 2025 – Le trattative internazionali a Ginevra hanno vissuto oggi quella che il segretario di Stato Usa, Marco Rubio, ha definito “la giornata più produttiva e importante finora”. Poco dopo le 15, Rubio si è confrontato con i giornalisti, mostrando un evidente sollievo per i risultati raggiunti nelle ultime ore. “Abbiamo messo insieme un buon lavoro, costruito grazie ai contributi di tutti i partecipanti”, ha detto, lasciando intravedere che quello di oggi potrebbe essere un vero punto di svolta nella crisi.
Rubio: “I progressi arrivano dal confronto diretto”
Secondo quanto riportato da Sky News, Rubio ha sottolineato quanto sia stato fondamentale il dialogo faccia a faccia tra le delegazioni. “Siamo riusciti a discutere alcuni temi, uno per uno”, ha spiegato, riferendosi ai punti più spinosi sul tavolo. I negoziati si sono svolti nella sede delle Nazioni Unite, dove da giorni si alternano incontri riservati e sessioni plenarie. Fonti diplomatiche descrivono un clima “più rilassato rispetto alle settimane passate”, che ha permesso di esaminare con calma le proposte avanzate.
Questa mattina, i rappresentanti delle principali delegazioni – Stati Uniti, Unione Europea e alcune potenze regionali – hanno lavorato a una bozza d’accordo che, secondo voci raccolte nel Palais des Nations, contiene già diversi punti di intesa. “I nostri team stanno ora rivedendo i suggerimenti ricevuti”, ha aggiunto Rubio, lasciando intendere che si sta passando alla fase di rifinitura dei dettagli tecnici.
Una trattativa lunga e difficile
Il cammino che ha portato a queste riunioni è stato tutt’altro che semplice. Dall’inizio dell’anno, la comunità internazionale ha cercato una soluzione condivisa alle crisi in corso, ma le diffidenze erano sempre state un ostacolo. Solo nelle ultime settimane, grazie anche all’impegno diretto di alcuni leader europei e degli Stati Uniti, il dialogo ha ripreso vigore.
Fonti vicine ai negoziatori parlano di “un’atmosfera nuova”, aiutata dalla presenza costante dei mediatori Onu. “Non era affatto scontato arrivare fin qui”, ha confidato un diplomatico europeo vicino all’ingresso principale. “Fino a pochi giorni fa sembrava tutto fermo”. Eppure oggi qualcosa si è mosso: la sensazione tra i delegati è che la strada verso un accordo sia ancora lunga, ma meno tortuosa.
Le ore decisive che verranno
Mentre le delegazioni lavorano separatamente sui testi emersi oggi, cresce l’attesa per una possibile dichiarazione congiunta nelle prossime 24 ore. Fonti americane riferiscono che domani potrebbe essere il giorno chiave per capire se i progressi di oggi porteranno a un’intesa ufficiale. “Stiamo valutando tutte le opzioni”, ha spiegato un funzionario del Dipartimento di Stato Usa, contattato poco dopo le 17.
Fuori dalla sede Onu, piccoli gruppi di attivisti seguono con attenzione. Alcuni chiedono più trasparenza sulle trattative; altri temono che un accordo troppo veloce possa ignorare questioni cruciali per la stabilità regionale. “Non possiamo permetterci errori”, ha detto una rappresentante di una Ong locale.
Tra prudenza e speranza
La cautela è ancora la parola d’ordine tra i partner internazionali. Nessuno si sbilancia sui tempi per una firma definitiva. Ma è chiaro che oggi si è fatto un passo avanti. “È stato un lavoro serio”, ha riconosciuto un diplomatico francese uscendo dalla sala poco prima delle 18.
Per ora, i dettagli restano coperti. Solo quando i testi saranno condivisi con tutte le parti si potrà davvero capire l’entità dei progressi fatti oggi a Ginevra. Intanto, tutti gli occhi restano puntati sulle prossime ore: il futuro del negoziato si gioca qui, tra corridoi silenziosi e stanze chiuse a chiave.
