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Raid russo a Kharkiv: il tragico bilancio sale a quattro vittime

Raid russo a Kharkiv: il tragico bilancio sale a quattro vittime

Raid russo a Kharkiv: il tragico bilancio sale a quattro vittime

Kharkiv, 24 novembre 2025 – Quattro morti e diciassette feriti: questo il bilancio aggiornato dell’attacco russo con droni che ieri sera ha colpito Kharkiv, città nell’est dell’Ucraina. A fare il punto è stato il sindaco Ihor Terekhov, che ha parlato di “un’azione massiccia e mirata contro aree civili”. Nel frattempo, le squadre di emergenza lavorano senza sosta tra le macerie per aiutare chi è rimasto coinvolto e capire l’entità dei danni.

Notte di terrore con i droni: cosa è successo

L’attacco è iniziato poco dopo le 21, raccontano dal municipio. Una serie di droni kamikaze, identificati come Shahed di fabbricazione iraniana, ha sorvolato i quartieri a nord della città. Le sirene antiaeree hanno risuonato per diversi minuti, ma è stato solo con le prime esplosioni che la gente ha capito quanto fosse grave la situazione. “Abbiamo sentito un boato sordo, poi un’esplosione forte. Le finestre sono andate in frantumi”, racconta un residente di via Pushkinska, contattato poco dopo le 22.30.

I soccorritori sono arrivati in fretta, ma spesso hanno dovuto farsi strada tra detriti e fili elettrici scoperti. Gli ospedali segnalano feriti soprattutto con traumi da scoppio e ustioni. Alcuni sono in condizioni serie, dicono i medici del pronto soccorso regionale.

Le vittime e la reazione delle autorità

Poco prima della mezzanotte, il sindaco Terekhov ha confermato il numero delle vittime: “Quattro persone sono morte, diciassette sono rimaste ferite. È una notte dura per Kharkiv, ma non ci arrenderemo”. La polizia ha isolato le zone colpite, mentre gli artificieri hanno bonificato alcune aree per cercare eventuali ordigni inesplosi.

Il governatore Oleh Syniehubov ha sottolineato che tra i feriti ci sono anche due bambini e una donna incinta. “Stiamo facendo tutto il possibile per assisterli”, ha detto, precisando che i soccorsi sono andati avanti fino all’alba.

Kharkiv nel mirino: un altro colpo vicino al confine

Negli ultimi mesi, Kharkiv è tornata a essere uno degli obiettivi principali delle forze russe. La città, a meno di 40 chilometri dal confine con la Russia, ha subito diversi bombardamenti dal febbraio 2022, quando è scoppiato il conflitto. Secondo il comune, solo nell’ultima settimana ci sono stati almeno tre attacchi con droni o missili.

“Viviamo ogni giorno con la paura”, confida un’insegnante della scuola n. 17, chiusa da settimane per motivi di sicurezza. Molti hanno lasciato la città, ma chi resta cerca di portare avanti la vita tra sirene e blackout improvvisi.

Le reazioni nel mondo e l’emergenza umanitaria

La notizia dell’attacco ha subito fatto il giro del mondo. Il portavoce dell’Unione Europea, Peter Stano, ha condannato “l’ennesima aggressione contro civili” e chiesto “un cessate il fuoco immediato”. Dalla Casa Bianca è arrivato il sostegno a Kiev, mentre l’ONU si è detta “profondamente preoccupata per l’escalation”.

Sul fronte umanitario, la Croce Rossa ucraina ha allestito due punti di accoglienza temporanei vicino alla stazione centrale e al mercato Barabashovo. Qui, nelle prime ore di oggi, decine di sfollati hanno trovato riparo e assistenza medica. “Serve cibo, acqua e coperte”, dice uno dei volontari impegnati nella distribuzione degli aiuti.

Indagini in corso e cosa ci aspetta

Le autorità ucraine hanno aperto un’indagine per capire da dove sono partiti i droni. Secondo fonti militari locali, sarebbero stati lanciati dalla regione russa di Belgorod, ma non ci sono conferme ufficiali. Il presidente Zelensky, in un video pubblicato all’alba, ha promesso: “Ogni attacco sarà documentato e non resterà impunito”.

Intanto a Kharkiv si fanno i conti con i danni: almeno cinque palazzi residenziali sono stati gravemente colpiti e alcune strade restano chiuse per motivi di sicurezza. La città aspetta aggiornamenti, tra paura e rabbia. E la guerra, qui, non dà tregua.