Home » Romanelli: prendersi cura del futuro e di chi non incontreremo mai

Romanelli: prendersi cura del futuro e di chi non incontreremo mai

Romanelli: prendersi cura del futuro e di chi non incontreremo mai

Romanelli: prendersi cura del futuro e di chi non incontreremo mai

Roma, 24 novembre 2025 – Questa mattina ha preso il via il Rewriters Fest 2025 alla Mondadori Bookstore della Galleria Alberto Sordi, nel cuore di Roma. L’obiettivo? “Prendersi cura della felicità di tutte le persone” e trasformare un’idea di ecologia in un progetto sociale condiviso. A guidare la kermesse è la direttrice Eugenia Romanelli, che ha raccontato come tutto sia nato cinque anni fa dal desiderio di “essere buoni antenati”, cioè di pensare anche a chi verrà dopo di noi, anche se non potremo mai incontrarlo.

Un festival che parla di sostenibilità sociale

Per Romanelli, il Rewriters Fest è il primo festival europeo dedicato alla sostenibilità sociale. “È più facile essere buoni genitori o nonni che buoni antenati, perché qui si tratta di prendersi cura di persone che non conosceremo mai”, ha spiegato la direttrice, riprendendo il motto che ha dato il via all’iniziativa. Anche l’edizione 2025 si conferma un momento di confronto con ospiti, istituzioni e organizzazioni, sia profit che no-profit, per parlare di oltre metà degli obiettivi dell’Agenda 2030 che riguardano le persone.

Galleria Sordi, il cuore pulsante del festival

Dalle prime ore del mattino, la Galleria Alberto Sordi si è animata di volontari, studenti, curiosi e professionisti. “Sono tantissime le persone che hanno scelto, volontariamente, di riempire la Galleria di idee, domande, contributi, stand-up comedy e concerti”, ha raccontato Romanelli. L’atmosfera è quella di un grande appuntamento culturale. Tra i primi ad arrivare c’erano l’assessore alla Cultura Massimiliano Smeriglio, la giornalista Enrica Battaglia e le madrine del festival, Violante Placido e Chiara Francini.

Temi di oggi raccontati con linguaggi diversi

Il programma del Rewriters Fest 2025 mescola tavole rotonde, spettacoli comici e momenti musicali. Si parla di violenza contro le donne, cyberbullismo, del potere dei dati e del ruolo dei media nella società di oggi. “Vi aspettiamo nel cuore dell’Italia, nel cuore della capitale, a Piazza Colonna, a Roma”, ha invitato Romanelli dal palco, sottolineando la volontà di rendere il festival aperto a pubblici diversi.

Un impegno che guarda avanti

Romanelli ha sottolineato quanto sia importante “prendersi cura della felicità delle persone”, un concetto che va oltre la semplice tutela dell’ambiente. “Qui si cerca di trasformare un’idea ecologica in una visione sociale”, ha detto, spiegando che la sostenibilità deve significare anche benessere collettivo e inclusione. L’obiettivo è lasciare un segno vero: “Non basta pensare al presente — ha aggiunto — bisogna guardare anche a chi verrà dopo di noi”.

Partecipazione e apertura

La grande presenza di volontari e la varietà degli interventi confermano il carattere aperto del festival. Gli organizzatori hanno coinvolto realtà diverse: dalle associazioni contro la violenza di genere alle startup che lavorano sulla protezione dei dati. Gli stand nella Galleria offrono laboratori interattivi e spazi di confronto aperti a tutti.

Roma, laboratorio di futuro

Il Rewriters Fest 2025 vuole essere un laboratorio permanente per ripensare il rapporto tra individuo e comunità. “Roma è il luogo giusto per un festival che parla di futuro”, ha detto uno degli organizzatori. La scelta della Galleria Sordi non è casuale: è un luogo attraversato ogni giorno da migliaia di persone, simbolo di una città che cambia ma resta un punto di riferimento per il dibattito culturale nazionale.

Fino al weekend, appuntamenti aperti a tutti

Gli eventi continueranno fino al fine settimana con incontri, workshop e spettacoli aperti al pubblico. Il programma completo si trova sul sito ufficiale del festival. L’invito finale di Romanelli è chiaro: “Qui si costruisce insieme una nuova idea di felicità pubblica”.