Home » Simon di Deloitte: come la sostenibilità può trasformare la società in meglio

Simon di Deloitte: come la sostenibilità può trasformare la società in meglio

Simon di Deloitte: come la sostenibilità può trasformare la società in meglio

Simon di Deloitte: come la sostenibilità può trasformare la società in meglio

Roma, 24 novembre 2025 – La sostenibilità sociale è stata protagonista questa mattina alla Mondadori Bookstore della Galleria Alberto Sordi, dove si è tenuto il panel “Le organizzazioni alla guida della sostenibilità sociale italiana”, parte del Rewriters Fest 2025. Tra i protagonisti, Chrystelle Simon, responsabile Diversity, Equity & Inclusion di Deloitte, ha evidenziato l’impegno dell’azienda nel creare un impatto positivo e duraturo sulla società italiana, spiegando come la partecipazione all’evento rifletta la missione stessa dell’azienda.

Deloitte: un impegno concreto per la sostenibilità sociale

“Per noi di Deloitte, sostenere il Rewriters Fest è più di una sponsorizzazione, è un impegno vero”, ha detto Simon fuori dal panel. “Da anni lavoriamo con progetti e collaborazioni, e grazie al nostro programma di volontariato aziendale, portiamo avanti la sfida della sostenibilità economica, sociale e ambientale nel nostro Paese”. Per Simon, questo vuol dire tradurre le parole in fatti, con la voglia di “fare la differenza, generando un impatto positivo e duraturo per la società, per i nostri dipendenti, i clienti e le future generazioni”.

Il panel ha fatto parte di una giornata fitta di appuntamenti dedicati all’inclusione, ai diritti e alla responsabilità collettiva. La presenza di Deloitte, sponsor e protagonista, ha sottolineato quanto le grandi aziende stiano puntando sempre più sulla sostenibilità sociale.

Impresa, istituzioni e terzo settore: un dialogo a più voci

Prima del dibattito “Oltre l’impresa, riscrivere la comunità”, Simon ha aperto la giornata con un intervento intitolato “Un futuro sostenibile: cultura, ambiente e inclusion”. Sul palco si sono alternati anche Diego Pisa, Ceo di Tp Italia, Gianluca Bilancioni, direttore HR di Tp Italia, e don Alessandro Argentero, parroco della Chiesa SS. Angeli Custodi di Taranto. Un confronto ricco, con professionisti, istituzioni e realtà del terzo settore.

L’obiettivo degli organizzatori era chiaro: “riscrivere” idee e pratiche del presente, mettendo al centro la persona e il valore della comunità. Nel corso degli interventi sono emersi spunti su come le aziende possano guidare il cambiamento sociale, non solo con politiche interne ma anche collaborando con associazioni e istituzioni locali.

Inclusione, la leva strategica per le aziende

Durante il suo discorso, Simon ha ribadito che la diversità, l’equità e l’inclusione non sono solo valori morali, ma strumenti fondamentali per far crescere le organizzazioni. “Solo creando una cultura inclusiva si può davvero generare valore”, ha spiegato la manager di Deloitte. Un messaggio che ha trovato riscontro negli altri interventi: Diego Pisa ha parlato di “responsabilità condivisa”, mentre don Argentero ha ricordato come “la comunità si costruisce ascoltando e coinvolgendo”.

Il pubblico, composto da studenti universitari, operatori sociali e manager, ha seguito con attenzione. C’è chi ha preso appunti, chi ha posto domande durante il dibattito finale. “Sono temi che ci toccano tutti”, ha detto una giovane partecipante uscendo dalla sala.

Roma, cuore pulsante del dialogo sulla sostenibilità

Il Rewriters Fest 2025 conferma il suo ruolo di spazio aperto per discutere le sfide di oggi. Nel cuore di Roma, tra scaffali di libri e le vetrate che guardano su via del Corso, si sono intrecciati racconti e esperienze diverse, unite da un obiettivo comune: costruire una società più giusta e inclusiva.

Gli organizzatori sottolineano come la partecipazione di aziende come Deloitte dimostri una maggiore consapevolezza nel mondo imprenditoriale. “Non basta più parlare solo di sostenibilità ambientale”, ha detto uno dei moderatori. “Serve un impegno reale anche sul fronte sociale”.

In attesa dei prossimi appuntamenti del festival, in programma fino al 26 novembre, resta chiaro il messaggio lanciato dal panel: solo lavorando insieme, imprese, istituzioni e cittadini potranno davvero riscrivere il futuro della sostenibilità sociale in Italia.