Droni in caduta: evacuazione di massa in Moldavia
Droni in caduta: evacuazione di massa in Moldavia
Bucarest, 25 novembre 2025 – Nella notte tra domenica e lunedì, gli abitanti di Floresti, una piccola città nel nord della Moldavia, sono stati evacuati dopo che un drone è caduto durante un attacco russo in Ucraina. La conferma è arrivata dalla polizia moldava, che ha parlato di “misure precauzionali” per mettere in sicurezza la popolazione. Questo episodio si inserisce in un clima di tensione sempre più forte lungo il confine orientale d’Europa, dove il conflitto in Ucraina continua a farsi sentire anche nei Paesi vicini.
Drone russo sconvolge la notte a Floresti
Le autorità locali raccontano che il drone è precipitato poco dopo la mezzanotte, vicino a una zona residenziale di Floresti, a circa 120 chilometri dal confine con l’Ucraina. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito, ma la paura è stata tanta. “Abbiamo sentito un forte boato, poi le sirene. Ci hanno detto di uscire subito di casa”, racconta Maria Petrescu, una residente, contattata all’alba. Sul posto sono arrivati vigili del fuoco e artificieri, che hanno messo in sicurezza l’area per i rilievi.
Allarme in Romania: caccia Nato decollano per controllare il cielo
Intanto la tensione sale anche in Romania. Il ministero della Difesa rumeno ha confermato che almeno un drone russo ha violato lo spazio aereo nazionale all’alba, vicino al villaggio di Plauru, a pochi chilometri dal confine ucraino. In risposta, diversi caccia Nato sono decollati dalla base di Mihail Kogalniceanu, vicino a Costanza, per sorvegliare e difendere il cielo rumeno. “La sicurezza del nostro spazio aereo è una priorità assoluta”, ha detto il ministro della Difesa Angel Tîlvăr in una nota diffusa alle 7.30.
Paesi confinanti in allerta, paura che cresce
Questa notte non è un caso isolato. Negli ultimi mesi, sia la Moldavia sia la Romania hanno più volte segnalato la caduta di droni o pezzi provenienti dal conflitto in Ucraina. Solo a settembre, un altro drone era stato trovato in un campo vicino a Tulcea, sempre in Romania, sul lato del Danubio. Le autorità locali chiedono con forza di potenziare i controlli e la difesa lungo tutto il confine orientale.
Moldavia tra paura e appelli all’aiuto internazionale
A Chisinau, il governo segue con attenzione l’evolversi degli eventi. Il premier Dorin Recean ha chiesto “più collaborazione internazionale” per affrontare i rischi legati alla guerra in Ucraina. “La nostra priorità è proteggere i cittadini”, ha detto in una breve dichiarazione davanti al Parlamento. Secondo fonti governative, negli ultimi giorni sono aumentati i contatti con Bruxelles e i partner Nato per valutare possibili aiuti tecnici e logistici.
Il segnale Nato: nessuna tolleranza per le violazioni
L’incidente di stanotte riporta al centro il tema della sicurezza dei Paesi confinanti con l’Ucraina. La presenza di caccia Nato nei cieli rumeni è un messaggio chiaro: l’Alleanza Atlantica non accetterà violazioni del proprio spazio aereo. Da Bruxelles, fonti diplomatiche confermano che “ogni episodio viene seguito con molta attenzione”, ma per ora non si segnalano escalation militari dirette.
Floresti in attesa: famiglie ferme fuori casa
A Floresti, intanto, le famiglie evacuate aspettano di poter tornare a casa. Le operazioni di bonifica vanno avanti sotto il controllo delle forze dell’ordine moldave, mentre cresce l’ansia tra i residenti. “Non sappiamo cosa succederà domani”, confida un anziano seduto su una panchina davanti alla scuola elementare chiusa per precauzione. Qui, la guerra si sente anche senza spari. E lascia dietro di sé un silenzio carico di domande.
