Meloni: la violenza sulle donne minaccia la libertà di tutti
Meloni: la violenza sulle donne minaccia la libertà di tutti
Roma, 25 novembre 2025 – In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha scelto X (ex Twitter) per lanciare un messaggio chiaro e urgente. Poco dopo le 9, ha scritto: “La violenza sulle donne è un attacco alla libertà. Di tutti”. Un richiamo forte, che mette in luce come il problema sia ancora “intollerabile” e richieda l’impegno costante di istituzioni e società.
Le leggi e i provvedimenti in campo
Meloni ha fatto il punto sulle misure adottate dal governo negli ultimi anni per combattere la violenza di genere. “Abbiamo approvato leggi importanti, inasprito le pene e rafforzato gli strumenti, come il ‘codice rosso’ e le misure di prevenzione”, ha spiegato la premier. Parole che rimandano alle modifiche normative tra il 2023 e il 2024, volte a punire più duramente chi commette reati contro le donne e a velocizzare l’attivazione delle tutele.
Tra gli interventi, la presidente ha evidenziato anche il raddoppio dei fondi per i centri antiviolenza e le case rifugio, strutture fondamentali per accogliere e sostenere le vittime. I dati del Dipartimento per le Pari Opportunità parlano chiaro: nel 2024 sono stati messi a disposizione oltre 60 milioni di euro per queste realtà in tutta Italia. Un aumento che dovrebbe garantire una rete più capillare e servizi più efficaci.
Prevenzione, aiuto concreto e sensibilizzazione
Oltre alle leggi, Meloni ha sottolineato l’importanza delle iniziative di prevenzione e sensibilizzazione. “Abbiamo rafforzato e reso stabile il reddito di libertà”, ha ricordato, parlando del sostegno economico pensato per le donne che riescono a uscire da situazioni di violenza e hanno bisogno di autonomia. Dal 2021 in vigore, questa misura è stata potenziata negli ultimi due anni, offrendo fino a 400 euro al mese per un massimo di un anno.
Non è tutto. Il numero verde 1522, attivo 24 ore su 24, continua a essere un punto di riferimento per chi cerca ascolto e aiuto. Nel 2024, spiegano dal Ministero dell’Interno, le chiamate sono cresciute del 18% rispetto all’anno precedente, un segnale di maggiore fiducia nelle istituzioni e di consapevolezza tra le donne.
Sul fronte educativo, sono partite campagne nelle scuole e nei posti di lavoro. “Abbiamo promosso attività innovative di educazione e sensibilizzazione”, ha detto Meloni, riferendosi a progetti pilota fatti con associazioni e centri specializzati. L’obiettivo è chiaro: prevenire la violenza intervenendo sui comportamenti di ogni giorno e sul linguaggio.
Un impegno che deve andare avanti
“Sono passi avanti concreti, ma non basta”, ha scritto ancora la premier. La battaglia contro la violenza sulle donne, ha sottolineato, va portata avanti ogni giorno e insieme. “Dobbiamo fare molto di più. Per proteggere, per prevenire, per sostenere”, ha aggiunto.
Il tema resta al centro dell’agenda politica. Solo nell’ultimo anno, dicono i dati Istat diffusi a novembre, in Italia si sono contati oltre 100 femminicidi. Numeri che rendono evidente la necessità di tenere alta la guardia e potenziare gli strumenti di tutela.
L’appello finale: nessuna donna lasciata sola
Concludendo, Meloni ha rivolto un pensiero alle donne che vivono nella paura o nell’isolamento. “Vogliamo un’Italia dove nessuna donna si senta più sola, minacciata o non creduta”, ha scritto. Un invito a tutti – istituzioni, cittadini, media – a fare la propria parte per fermare ogni forma di violenza.
Le iniziative di oggi in tutta Italia – dalle manifestazioni in piazza ai momenti di riflessione nelle scuole – dimostrano quanto sia sentito il tema. Ma come ha ricordato la premier, “dobbiamo fare ancora molto”. Solo così si potrà davvero parlare di una svolta.
