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Oro in ascesa: il contratto spot raggiunge i 4.140,94 dollari

Oro in ascesa: il contratto spot raggiunge i 4.140,94 dollari

Oro in ascesa: il contratto spot raggiunge i 4.140,94 dollari

New York, 25 novembre 2025 – La giornata si è aperta con un nuovo balzo del prezzo dell’oro sui mercati internazionali. Il contratto spot ha chiuso a 4.140,94 dollari l’oncia, segnando un rialzo dello 0,13%. Più decisa la crescita del future con consegna a febbraio, che ha toccato i 4.177,10 dollari, in aumento dell’1,12%. Dietro a questo movimento, dicono gli esperti di Wall Street, ci sono le incertezze geopolitiche e le attese sulle mosse delle banche centrali.

Oro in rialzo: i dati delle prime ore

Nelle prime ore a New York, il metallo prezioso ha confermato il trend positivo delle ultime settimane. Il valore spot, quello delle transazioni immediate, si è stabilizzato sopra i quattromila dollari l’oncia: una soglia che solo poco tempo fa sembrava lontanissima. “L’incertezza internazionale spinge gli investitori verso asset più sicuri”, spiega Mark Evans, analista di commodities a JP Morgan.

Il future con consegna a febbraio, molto seguito dagli operatori, ha segnato un rialzo superiore all’1%, segno che il mercato si prepara a una possibile volatilità nei mesi a venire. Secondo i dati del Comex, la principale piattaforma per il trading dei metalli preziosi, i volumi di scambio sono rimasti alti per tutta la prima ora.

Dietro il rialzo: tensioni e banche centrali

La corsa dell’oro ha diverse ragioni. Da un lato ci sono le tensioni in Medio Oriente e l’incertezza legata alle elezioni presidenziali americane del prossimo anno. Questi fattori spingono molti investitori istituzionali a puntare su asset rifugio. Dall’altro, le parole della Federal Reserve, che ha suggerito una possibile pausa nel rialzo dei tassi d’interesse, hanno rafforzato la domanda di oro.

“Gli investitori cercano protezione contro inflazione e turbolenze dei mercati azionari”, sottolinea Lisa Chang, strategist di Morgan Stanley. “In questo scenario, l’oro torna a essere un punto di riferimento”. Parole che trovano conferma anche in Europa: secondo la London Bullion Market Association, nelle ultime due settimane gli acquisti da parte di fondi e banche centrali sono cresciuti del 7%.

Effetti sul mercato e reazioni

L’aumento del prezzo dell’oro ha avuto ripercussioni immediate anche sugli altri metalli preziosi e sulle borse principali. A Londra, le azioni della mineraria Barrick Gold sono salite del 2% in apertura. A Milano, il settore materie prime ha registrato un piccolo rialzo, spinto proprio dall’oro.

“Non è da escludere che il prezzo continui a salire nelle prossime settimane”, confida un trader della Borsa Italiana, che preferisce restare anonimo. “Tutto dipenderà dalle mosse della Fed e dall’evoluzione delle tensioni geopolitiche”. Intanto, cresce tra i privati la richiesta di lingotti e monete d’oro: secondo la Banca d’Italia, negli ultimi tre mesi le richieste sono aumentate del 12%.

Cosa aspettarsi nelle prossime settimane

Gli analisti guardano con cautela al futuro. Il trend rialzista sembra destinato a durare, almeno finché l’incertezza globale resta alta. Ma non mancano segnali di prudenza. “Un dollaro più forte o un ritorno di fiducia nelle borse potrebbero frenare l’oro”, avverte Evans.

Per ora, però, il metallo giallo resta una delle poche certezze per chi cerca stabilità in un mondo sempre più incerto. A New York, mentre le contrattazioni proseguono tra alti e bassi, molti operatori osservano i grafici con attenzione, pronti a cogliere ogni segnale per anticipare le mosse del mercato.