Zelensky avverte: 22 missili russi e droni minacciano anche Moldavia e Romania
Zelensky avverte: 22 missili russi e droni minacciano anche Moldavia e Romania
Kyiv, 25 novembre 2025 – Nella notte tra domenica e lunedì, le forze russe hanno lanciato un pesante attacco sull’Ucraina. Secondo il presidente Volodymyr Zelensky, sono stati sparati 22 missili di vario tipo e impiegati oltre 460 droni. Il bilancio, ancora in aggiornamento, conta vittime e feriti in più regioni. Alcuni droni sono finiti anche nei cieli di Moldavia e Romania, aumentando la tensione con i Paesi vicini.
Notte di raid e blackout
All’alba, sirene d’allarme hanno squarciato il silenzio a Kyiv, Odessa, Kharkiv e altre città. Le autorità parlano di attacchi mirati soprattutto alle infrastrutture energetiche e obiettivi civili. “Hanno colpito tutto ciò che serve per una vita normale”, ha scritto Zelensky su Telegram poco dopo le 7.30, mostrando immagini dei danni. In alcune zone della capitale la corrente è mancata per ore.
I vigili del fuoco hanno lavorato tutta la notte per spegnere gli incendi causati dagli impatti. “Verso le 3 del mattino abbiamo sentito almeno tre forti esplosioni”, racconta Olena, che abita nel quartiere Solomianskyi di Kyiv. “Le finestre tremavano, poi è calato il buio”.
Droni in Moldavia e Romania, cresce la tensione
Zelensky ha detto che alcuni droni sono usciti dal territorio ucraino, volando verso la Moldavia e la Romania. A Etulia, nel sud della Moldavia, sono caduti frammenti di droni. Nessuno è rimasto ferito, ma la tensione resta alta.
A Bucarest, il ministero della Difesa ha riferito di “alcuni oggetti volanti non identificati” vicino al confine nord-orientale. Le forze armate hanno alzato l’allerta, ma non si segnalano danni né violazioni dello spazio aereo. “Stiamo monitorando la situazione minuto per minuto”, ha detto un portavoce.
Vittime e danni pesanti alle reti
Il conto delle vittime è ancora provvisorio. Il Servizio emergenze ucraino parla di almeno quattro morti e una decina di feriti tra Kyiv e la regione di Dnipropetrovsk. Nel distretto di Kharkiv, i soccorritori hanno tirato fuori diversi civili dalle macerie di un palazzo colpito da un missile.
Le autorità denunciano gravi danni alle reti elettriche e agli impianti idrici. “In alcune zone dobbiamo razionare l’energia”, spiega il sindaco di Odessa, Gennadiy Trukhanov. “Le squadre sono al lavoro per ripristinare i servizi essenziali”.
Zelensky chiama gli alleati: serve più difesa
Nel messaggio del mattino, Zelensky ha ribadito la sua richiesta ai partner occidentali: “Ogni giorno si combatte per salvare vite. Armi e sistemi di difesa aerea sono fondamentali. Gli aiuti non devono mai fermarsi”. Per lui, riuscire a respingere gli attacchi aerei è ormai una questione di sopravvivenza per milioni di persone.
Fonti a Bruxelles confermano che la fornitura di sistemi anti-missile sarà il tema caldo alla riunione dei ministri della Difesa dell’Unione Europea, in programma mercoledì 27 novembre.
La reazione internazionale e l’allarme ai confini
Gli attacchi hanno subito scatenato reazioni anche fuori dall’Ucraina. Il presidente moldavo Maia Sandu ha parlato di “escalation della violenza” e ha chiesto rispetto per la sovranità dei Paesi vicini. Da Bucarest, il ministro degli Esteri Luminița Odobescu ha avvertito che la Romania “non tollererà nessuna minaccia alla sicurezza nazionale”.
A Kyiv, invece, la paura è palpabile. Nelle stazioni della metropolitana, usate come rifugi durante gli allarmi, decine di famiglie hanno passato la notte aspettando la fine delle sirene. “A questa paura non ci abitueremo mai”, confida un giovane padre mentre stringe la mano della figlia.
La situazione resta molto tesa. Le autorità ucraine invitano tutti alla massima prudenza nelle prossime ore.
