Un capolavoro ritrovato: il restauro dell’inedito di Artemisia Gentileschi al Getty Museum

Un capolavoro ritrovato: il restauro dell'inedito di Artemisia Gentileschi al Getty Museum
L’arte ha il potere di raccontare storie e trasmettere emozioni, e l’opera inedita di Artemisia Gentileschi che sarà esposta al Getty Museum è un perfetto esempio di questo. Dal 10 giugno al 14 settembre, il J. Paul Getty Museum di Los Angeles ospiterà l’esposizione “Artemisia’s Strong Women: Rescuing a Masterpiece”, che celebra il restauro di un dipinto mai visto prima: “Ercole e Onfale”. Questo capolavoro, che esplora le dinamiche di genere attraverso la mitologia, rappresenta un’importante aggiunta alla storia dell’arte italiana.
La storia di “Ercole e Onfale”
Il dipinto ritrae Ercole prigioniero della regina Onfale di Lidia, un’immagine potente che riflette le tematiche di potenza femminile e le aspettative di genere del tempo. Ercole, raffigurato con un fuso in mano, simboleggia la costrizione a eseguire lavori tradizionalmente femminili, in seguito alla sua punizione per l’omicidio del giovane Ifito. Questo soggetto non solo racconta una storia mitologica, ma offre anche un commento sociale significativo, un tema ricorrente nell’opera di Gentileschi.
Il restauro dell’opera
La storia di questo dipinto è segnata da eventi drammatici. Gravemente danneggiato durante l’esplosione al porto di Beirut nell’agosto 2020, “Ercole e Onfale” ha subito fori e strappi che hanno compromesso la sua integrità. Quando l’opera è arrivata al Getty Museum nel 2022, era in condizioni disperate. Ulrich Birkmaier, conservatore capo del Getty, ha descritto il restauro come uno dei progetti più impegnativi della sua carriera, lavorando a stretto contatto con il restauratore romano Matteo Rossi Doria. Il loro lavoro ha permesso di:
- Rifoderare il retro della tela.
- Rimuovere i detriti e la vernice danneggiata.
- Ripristinare la tavolozza di colori originale.
Birkmaier ha affermato che “restituire al dipinto la sua tavolozza di colori originale è stata un’esperienza gratificante”, paragonando il processo a “assemblare un enorme puzzle”.
L’importanza di Artemisia Gentileschi
Artemisia Gentileschi, che visse tra il 1593 e il 1656, è riconosciuta non solo per la sua abilità tecnica, ma anche per le tematiche audaci affrontate nelle sue opere. Durante gli anni Trenta del Seicento, periodo in cui si stima sia stato realizzato “Ercole e Onfale”, Gentileschi si trovava a Napoli, dove ha potuto esprimere la sua creatività in un ambiente artistico fertile. La sua figura continua a ispirare nuove generazioni, rappresentando una celebrazione della forza e della resilienza delle donne.
Dopo la mostra di Los Angeles, “Ercole e Onfale” sarà esposta al Columbus Museum of Art in Ohio fino alla primavera del 2024, prima di tornare al Getty Museum come prestito a lungo termine e, infine, al Palazzo Sursock di Beirut. Questo restauro non è solo una vittoria per il Getty Museum, ma anche un trionfo per la preservazione del patrimonio culturale globale. In un’epoca in cui molti beni culturali sono a rischio, il lavoro dei restauratori assume una valenza ancora più significativa.
Il restauro di opere come quella di Gentileschi ci ricorda l’importanza di preservare la nostra eredità culturale e celebrare il contributo delle donne nella storia dell’arte.