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Scopri il magico angolo della Sardegna dove i cavalli volano e altre meraviglie

Scopri il magico angolo della Sardegna dove i cavalli volano e altre meraviglie

Scopri il magico angolo della Sardegna dove i cavalli volano e altre meraviglie

In Sardegna, si nasconde un luogo magico dove i cavalli volano: il leggendario Bosano, un simbolo di resilienza e speranza. La sua statua, che fluttua sopra un belvedere nel Villaggio Normann, racconta la storia di un antico insediamento minerario, situato nell’area di Gonnesa, nel Sulcis Iglesiente. Qui, tra pini e lecci, si intrecciano le storie di una comunità che ha vissuto momenti di gloria e fatica, mentre oggi cerca di recuperare la bellezza di un passato ricco di significato.

Il Villaggio Normann e la vita mineraria

Il Villaggio Normann, originariamente un insediamento per i tecnici della miniera di San Giovanni, era un luogo di vita agiata, con cinema all’aperto e campi da tennis. Oggi, con circa quaranta abitanti, il villaggio è un simbolo di un’epoca passata, dove i minatori vivevano la dura realtà della vita sotterranea. Bosano, il cavallo che ha ispirato leggende, ha trasformato questo luogo in un faro di speranza. La sua storia è quella di un animale che ha condiviso le difficoltà della vita mineraria, diventando un amico speciale per i minatori.

  1. La vita di Bosano: Un cavallo unico, capace di contare e riconoscere i suoni, che ha guadagnato il rispetto e l’affetto dei minatori.
  2. Il suo destino: Morì di vecchiaia e fu sepolto vicino al belvedere, dove oggi si erge la sua statua, simbolo di un legame profondo tra uomo e animale.

Pierluigi Carta e la riscoperta del territorio

Un’altra figura significativa è Pierluigi Carta, ex sindaco di Iglesias, che anima questa zona con il suo impegno. Sottolinea l’importanza di vedere la bellezza che si cela dietro le fatiche quotidiane: “I minatori nella galena vedevano la pietra. I tecnici il tesoro”. L’Associazione Villaggio Normann lavora per far riscoprire la bellezza di questa terra, organizzando eventi culturali e creando un legame con la storia locale.

Il belvedere è diventato un luogo ideale per l’osservazione delle stelle, lontano dall’inquinamento luminoso delle città, permettendo ai visitatori di riscoprire il meraviglioso cielo notturno.

La tonnara e il complesso nuragico

Scendendo dal villaggio, si trova l’insediamento dei tonnarotti, un altro pezzo di storia sarda. Qui, a Porto Paglia, le famiglie hanno trovato lavoro attraverso una pesca rispettosa dell’ambiente. Questo angolo di paradiso, con il suo mare cristallino, è un rifugio per chi cerca calma e contatto con la natura.

Continuando il viaggio, si arriva al complesso nuragico di Seruci, risalente al XIV-X secolo a.C. Questo sito archeologico offre uno scorcio sulla vita delle antiche comunità nuragiche, con strutture che parlano di una società organizzata e avanzata.

Leggende e cultura sarda

La Sardegna è anche ricca di leggende, come quella di Maria Farranca, un mostro tipico dell’isola. Questi racconti si intrecciano con la storia della regione, dove il confine tra mito e realtà è spesso labile. Proseguendo verso il Monte Arci, si possono osservare greggi di pecore, simbolo della vita rurale dell’isola.

Un altro luogo di grande importanza è il Museo dell’Ossidiana di Pau, l’unico in Europa dedicato a questo materiale prezioso. Qui si scopre come l’ossidiana sia stata utilizzata sin dai tempi antichi, rivelando storie e tradizioni di un patrimonio da proteggere e valorizzare.

La Sardegna, con le sue storie intrecciate, offre un affresco vivace di una terra dove passato e presente convivono. I cavalli volano nel ricordo di Bosano e la bellezza della natura si fonde con la storia di un popolo resiliente, ricco di tradizioni e leggende.