La sfida cruciale del sindaco di New York: seggi aperti dalle 6 alle 21
La sfida cruciale del sindaco di New York: seggi aperti dalle 6 alle 21
New York, 4 novembre 2025 – Oggi oltre un milione di newyorkesi sono chiamati alle urne per scegliere il prossimo sindaco della Grande Mela. Una sfida che, secondo molti osservatori, potrebbe avere ripercussioni ben oltre i confini della città. I seggi nei cinque distretti – Manhattan, Brooklyn, Queens, Bronx e Staten Island – hanno aperto alle 6 del mattino ora locale (mezzogiorno in Italia) e chiuderanno alle 21. In campo ci sono tre candidati: il democratico di sinistra Zohran Mamdani, l’ex governatore Andrew Cuomo (in corsa come indipendente) e il repubblicano Curtis Sliwa.
Affluenza record e tensione ai seggi
Fin dalle prime ore, davanti alla scuola pubblica PS 321 di Brooklyn, si sono formate lunghe file, ordinate ma piene di attesa. La signora Rodriguez, pensionata di origini portoricane, ha raccontato di aver aspettato “quasi quaranta minuti, ma ne è valsa la pena”. I numeri parlano chiaro: più di 730.000 persone hanno già votato durante i nove giorni di voto anticipato terminati sabato. Un dato che ha sorpreso anche gli esperti, quasi il doppio rispetto alle primarie democratiche di giugno. Il New York Post azzarda che, se questa tendenza continua, l’affluenza finale potrebbe superare i 2 milioni di votanti, un risultato che non si vedeva dal 1969.
Sondaggi in bilico, risultato incerto
La gara non è così scontata come dicono alcuni sondaggi. La media degli ultimi rilevamenti di RealClearPolitics dà Mamdani avanti con il 46,1%, seguito da Cuomo con il 31,8% e Sliwa al 16,3%. Ma altri istituti vedono numeri più ravvicinati: un sondaggio della scorsa settimana mostrava Cuomo a soli quattro punti dal favorito. “Non mi fido delle percentuali”, ha detto un volontario del comitato di Sliwa davanti a una scuola nel Queens. “Qui la gente decide all’ultimo momento”.
I protagonisti e i temi caldi
Il giovane consigliere comunale Zohran Mamdani, con radici ugandesi e indiane, è al centro del dibattito. Appoggiato dall’ala progressista dei Democratici, punta su casa accessibile e riforma della polizia. Cuomo, ex governatore di New York, corre da indipendente dopo le dimissioni nel 2021. “Voglio ridare stabilità e concretezza alla città”, ha detto nell’ultimo confronto in tv. Sliwa, fondatore dei Guardian Angels e volto noto della destra cittadina, insiste invece sulla sicurezza e la lotta alla criminalità.
Risultati in arrivo nella notte italiana
I primi dati dovrebbero arrivare pochi minuti dopo la chiusura dei seggi, quindi nella notte italiana, grazie al sistema elettronico di scrutinio. I team dei candidati si sono organizzati in vari punti della città: Mamdani seguirà lo spoglio da un centro comunitario nel Queens, Cuomo da un hotel a Midtown Manhattan, mentre Sliwa ha scelto una storica pizzeria nel Bronx per incontrare sostenitori e giornalisti.
Oltre New York, un voto che conta
L’elezione del sindaco di New York è spesso vista come un indicatore politico nazionale. Quest’anno, con una partecipazione così alta e candidati molto diversi tra loro, il voto potrebbe dare segnali importanti anche in vista delle presidenziali del 2028. “New York resta un laboratorio politico”, sottolinea il politologo Mark Levine della Columbia University. “Chiunque vinca, dovrà affrontare una città più divisa e molto attenta ai temi sociali”.
Per ora, la città aspetta. Tra le strade illuminate e le chiacchiere nei caffè di Harlem o nei diner di Staten Island, la domanda è una sola: chi guiderà la metropoli nei prossimi anni? La risposta arriverà nelle prossime ore, quando i dati ufficiali cominceranno a tracciare il profilo del nuovo sindaco della Grande Mela.
